‘Il mentoring nel contesto scolastico e l’incontro con Giovanni Severini’. Di questo scrive Antonio Tortona, studente della classe 4 I A dell’ITI ‘G.Bosco Lucarelli’ di Benevento. “Il concetto di scuola nel corso degli anni muta continuamente, – scrive Tortona – evolvendosi e adattandosi alle necessità del mercato del lavoro, soprattutto negli istituti tecnici come il Lucarelli di Benevento. Nonostante ciò, però, si è sempre avuto il bisogno di continuare a concepire l’istruzione come quel modello rigido di insegnamento tradizionale mediante cui gli studenti possono apprendere conoscenze e competenze solo dalle classiche lezioni in aula. Vi è stato progressivamente un equilibrio tra tale tipologia di apprendimento e quella orientata al mondo del lavoro, -spiega Antonio Tortona – un connubio perfetto per formare ragazzi e ragazze in grado di districarsi abilmente e consapevolmente all’interno del contesto lavorativo e più in generale nella vita. All’interno della scuola italiana, si è poi sviluppato anche il concetto di mentoring, cioè formazione professionale degli studenti fatta da soggetti esterni al corpo docenti che attraverso la loro esperienza nell’ambito delle materie studiate a scuola, sono in grado di fornire nozioni, proprie solo di chi “vive” effettivamente quella professione anche oltre oceano. Rispetto al passato – continua Tortona – c’è da precisare che la maggior parte dei professori odierni svolge la professione in cui si sono specializzati anche al di fuori del contesto scolastico, riuscendo poi già di base a fornire un mentoring qualitativamente straordinario. Risultano essere di natura fondamentale, però, anche gli incontri con persone esterne al contesto scolastico locale che possono ulteriormente arricchire l’elevato bagaglio culturale fornito dalla nostra scuola: è stato questo l’obiettivo dell’incontro formativo con Giovanni Severini, avutosi lo scorso 14 di ottobre presso il nostro istituto, l’I.T.I. Lucarelli di Benevento. Questo ha coinvolto tutte le classi dell’indirizzo informatico, che hanno avuto l’opportunità di conoscere uno dei dipendenti di Microsoft, un manager dei managers, a capo di un team di circa 30 persone. Giovanni Severini è nato proprio nel capoluogo sannita, – rivela Antonio Tortona – ha frequentato il liceo scientifico locale e si è laureato presso l’Università degli Studi di Salerno in “Informatica”; un uomo che ha avuto da sempre una forte predisposizione alla scoperta di nuovi luoghi e culture correlate, elemento che lo ha condotto a lavorare in diverse aree del globo e ad acquisire numero competenze manageriali. La sua esperienza di vita è stata un esempio per tutti coloro che hanno potuto ascoltare la sua incredibile storia professionale, caratterizzata da numerosi successi e soddisfazioni personali, ultima delle quali lavorare per la più grande multinazionale di software al mondo, la ‘Microsoft'”. Tortona approfondisce il momento dell’incontro: “Al di là delle sue straordinarie competenze professionali, rilevabili da sé, gli aspetti che più mi hanno colpito della sua presentazione sono stati i tre elementi fondanti sul quale si è basato il suo successo: “curiosità”, “perché” e “gentilezza”. La curiosità è il motore della nostra attività: essere curiosi implica la volontà di voler acquisire sempre più nozioni ricercando la perfezione senza mai raggiungerla; il perché è l’anima di ciò che facciamo: senza una motivazione alla base dei nostri progetti non si ha la capacità di perseverare nel tempo l’attività da eseguire; gentilezza è la chiave di volta del processo di miglioramento interiore dell’essere umano: con essa infatti siamo maggiormente predisposti a non imporre il proprio io e a rendere protagonisti tutti coloro con cui dialoghiamo, consentendo possibile non solo la nostra crescita ma anche quella altrui. L’ultimo concetto da elogiare, fornitoci dal manager, è stato quello “dell’essere a 360°”, cioè avere una visione il più larga possibile e non solo ristretta a un unico ambito che curi le proprie capacità in differenti aspetti della vita e non solo in quello professionale”. Conclude Antonio Tortona: “Aver avuto la possibilità di incontrare un concittadino così brillante in ciò che fa quotidianamente, ha rappresentato un’occasione unica per crescere professionalmente e umanamente e un momento in cui è stato possibile allargare il proprio orizzonte della conoscenza. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al nostro istituto e al nostro docente di informatica, prof. Carlo Mazzone, attento a tematiche come questa del mentoring in ambito scolastico. L’istruzione è l’incipit del progresso interiore di ciascuno di noi – conclude Tortona – ed è facendo tesoro di queste esperienze che si è in grado di capire sfaccettature della vita utili a migliorare non solo se stessi ma l’intera collettività”.