Uno dei casi più kafkiani di questa città, per molti versi un vero e proprio unicum. A Benevento accade che una struttura pubblica come la ex Caserma Guidoni di Viale degli Atlantici e proprietà della Provincia venga occupata “sine titulo”, che poi sarebbe senza contratto alcuno di locazione, da istituzioni pubbliche come la Procura della Repubblica o la Polizia Giudiziaria o come il Giudice di Pace. La faccenda assurse agli onori della cronaca già qualche anno fa. Il 2 luglio del 2021 il Tribunale di Benevento, con sentenza motivata, ha dato ragione alla Provincia nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e quindi del Ministero della Giustizia legittimando la pretesa della Rocca dei 670mila euro di fitto dei locali mai pagato dal ministero e intimando il rilascio dei locali. Una sentenza esecutiva quella del Tribunale di Benevento ma è intervenuto, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la richiesta di sospensione cautelare e il ricorso in appello avverso la sentenza di primo grado ed ora bisogna attendere l’esito e lo sviluppo della vicenda. La Provincia però ha anche un contenzioso aperto col Comune per quanto concerne l’area mercatale che da su Piazza Risorgimento, quello slargo è di proprietà della Provincia di Benevento. Anche qui la Rocca ha chiesto il rilascio dell’area da parte di Palazzo Mosti e il risarcimento del danno. Il giudice ha disposto, con la sentenza del due luglio 2021, la condanna del Comune per occupazione “sine titulo”, ha dichiarato prescritto il risarcimento del danno di una parte del periodo di riferimento ma per l’ultimo quinquennio il giudice ha disposto una consulenza tecnica d’ufficio per la quantificfazione delle indennità da riconoscere in favore della Provincia. La consulenza è ancora in corso, la prossima udienza è prevista per fine anno, ma il Comune di Benevento ha già fatto riserva di appello e in ogni caso impugnerà la sentenza non definitva per problemi relativi alla prescrizione sui crediti prescritti, secondo l’Ufficio Legale sono maggiori rispetto a quelli stabiliti dal giudice. Tecnicismi a iosa per comprendere come lo Stato sia in conflitto con se stesso in una delle questioni più incredibili che questa città possa fornire ad una opinione pubblica sempre più sconcertata e con gli immancabili imbarazzi di coloro che, ob torto collo, sono costretti a subire la drole de guerre della burocrazia.