La questione Lumode continua a tenere banco, come sempre, in questa giornate post elettorali. Ad essere sinceri la vicenda non ha quasi mai conosciuto m,omenti di stasi, tanto meno nelle ultime settimane visto che la Finanza, da quanto trapela, avrebbe chiesto gli atti relativi alle due diffide che la società di Gricignano d’Aversa ha inoltrato nei confronti del Comune di Benevento e che il dirigente Iadicicco avrebbe trasmesso alle Fiamme Gialle in data 14 settembre. Passate le elezioni c’è da attendersi un certo qual movimento attorno a questa vicenda che è centralissima alla vita amministrativa della città e per Mastella, dopo la full immersion negativa, un severo ritorno alle rogne della sua missione, tra le più insidiose in assoluto. Tutto questo mentre si è in attesa della risposta definitiva del Professor Abbamonte che sarebbe già dovuta arrivare ma che a quanto pare prevede un supplemento di studio. Abbamonte aveva raccomandato di seguire gli orientamenti dell’Anac e quindi di uniformare il progetto alla regola del codice degli appalti con le percentuali di compartecipazipne tra pubblico e privato nella misura rispettivamente del 49 e del 51%. Molto dipenderà dalla relazione completa di Abbamonte la cui influenza è forte sugli orientamenti del sindaco che ha già di fatto deciso di fare dietrofront per quanto riguarda l’annullamento in autotutela degli atti del 2018 relativi alla gara per il Project Financing. Resta però il discorso sulla eventualità di revocare anche la delibera 121 del 2016, fulcro di un project financing non più presente. Lo stesso responsabile del RUP sul progetto Luimode Palmieri, in odore imminente di pensionamento, che aveva curato gli atti della gara del 2018,e che aveva chiesto l’annullamento di quella delibera anche per non apparire come unico responsabile di quel passaggio.