Il gran giorno della consegna dei 52 alloggi di edilizia popolare di Capodimonte. Tutti radunati nella sala magna di Palazzo Poalo V i destinatari di quelle abitazioni, dopo anni di tensioni, speranze, disillusioni e poi finalmente il raggiungimento del sogno di una vita: avere un tetto dignitoso sopra le loro teste. Un clima sostanzialmemnte sereno, anche se non è stata assente una certa emozione e a tratti qualche mugugno, ma gli applausi che facevano seguito ad ogni consegna di chiavi servivano a stemperare qualche nervosismo inevitabile. Tutti contenti, alla fine, e anche i volti e le parole di ha colto l’obiettivo sono in linea con l’emozione del momento.
Sul palco i rappresentanti sindacali e i dirigenti Acer, che il direttore Palagi ha voluto fossero presenti. In platea si sono visti il segretario generale del Comune Feola, il dirigente Santamaria, il comandante dei vigili Bosco. Antonio Pagliuca, della Uil Poteri Locali, a suggello della cerimonia riconosce il merito nei confronti di chi ha garantito il coronamento della annosa vicenda. Dall’assessore Chiusolo giù per li rami.