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L’allevamento cilentano tra tradizione, innovazione e valorizzazione della Dieta Mediterranea

L’allevamento cilentano tra tradizione, innovazione e valorizzazione della Dieta Mediterranea

11 Agosto 2022 | by Domenico Letizia
L’allevamento cilentano tra tradizione, innovazione e valorizzazione della Dieta Mediterranea
Attualità
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L’allevamento è una pratica diffusa in quasi tutto il Parco del Cilento e Vallo di Diano con 4.258 allevamenti e 42.468 capi di cui 41.913 vacche. Nell’area della collina litoranea è diffuso l’allevamento bufalino che alimenta in maniera prevalente la filiera della “Mozzarella di Bufala Campana” della vicina Piana del Sele. Una storia locale che valorizza anche gli allevamenti ovini e caprini che meritano di essere conosciuti e tutelati. Grazie al Comune di Pollica, capitale della Dieta Mediterranea riconosciuta dall’UNESCO, gli appassionati di allevamento e pastorizia si sono immersi in un vero e proprio “Food Theatre”, per conoscere meglio tali tradizioni. Racconti, immagini, musiche e testimonianze capaci di trasmettere i valori della mediterraneità e celebrare gli eroi locali seguiti da una cena, che diviene una vera e propria “Experience”, con cinque portate intervallate da dibattiti ed interventi a cura di agricoltori, chef, esperti e ricercatori, interpreti e veri ambasciatori che rappresentano le filiere più iconiche del territorio. Tra gli importanti appuntamenti di questa estate cilentana, le iniziative di Pollica e del Future Food Institute hanno consentito al pubblico locale e ai turisti di poter viaggiare nel gusto, dalle innovative pratiche di allevamento alla sostenibilità dei nuovi modelli e senza dimenticare il riconoscimento UNESCO della transumanza. Grazie a Silvia Chirico della Tenuta Chirico e Mariacarmela di Feo dell’Azienda Agricola l’Arenaro, il pubblico e i turisti presenti all’evento hanno potuto scoprire e apprendere la storia dell’allevamento del Cilento. Comprendere la storia delle aziende del Cilento legate all’allevamento e all’innovazione contemporanea di tale pratica aiuta a comprendere l’importanza di valorizzare tali tradizioni. La Tenuta Chirico è un’azienda agricola e zootecnica a carattere familiare ubicata nel Comune di Ascea, nelle vicinanze del Parco Archeologico di Velia, terra prediletta dai filosofi Parmenide e Zenone. L’aria che si respira nelle terre della Tenuta Chirico è quella delle colline di macchia mediterranea, propria del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, olezzante di mirto, di lentisco, di finocchietto selvatico e di ginestra; il mirto nelle mani di abili casari veste la mozzarella cilentana. La Tenuta Chirico offre e seleziona i prodotti migliori della Filiera agricola Italiana. Un posto di rilievo è da riservare alla produzione artigianale di yogurt, gelati e torte gelato tutti esclusivamente con il latte di bufala e materie prime di altissima qualità, quali, per esempio, Pistacchio di Bronte, Olio extravergine di Oliva, frutta fresca di stagione e l’amatissimo fico bianco del Cilento. Essere legati alle tradizioni non ha impedito a Silvia di pensare a nuovi prodotti, anzi la sua passione per il latte l’ha spinta a sperimentarne dei nuovi, tra i quali il gelato al latte di bufala.

La storia di Silvia Chirico e della sua Tenuta rappresenta l’essenza della rivincita e della riscoperta sociale del ruolo della donna e della capacità d’impresa al femminile in rapporto agli allevamenti sostenibili e alla produzione di prodotti mediterranei e sperimentali. Nel corso della sua crescita professionale, Silvia Chirico ha appreso le tecniche di produzione di un gelato al latte di bufala davvero naturale che è in linea con la genuinità tradizionale. Ai gusti base fior di bufala, pistacchio e cioccolato sono affiancati tanti gusti nuovi e fantasiosi che hanno il sapore del Cilento: sapori dedicati al Fico bianco del Cilento, ricotta stregata con l’aggiunta del Liquore Strega, gelato all’olio extravergine di oliva del Cilento, gelato ricotta e basilico, ai fiori d’arancio, fiori di lavanda, gelato alla castagna e sorbetto al sedano.  Altro aspetto meritevole di attenzione è il rapporto che sussiste tra la tradizione della mozzarella e il mirto. Questa pianta è molto utilizzata dalla famiglia della Chirico da più generazioni perché parte essenziale della preparazione della mitica “mozzarella nella mortella”, un formaggio fresco a pasta filata che ci riporta a tempi remoti quando non esistevano imballaggi e ci si adattava con ciò che offriva la natura. L’azienda è una grande conoscitrice delle erbe spontanee e delle loro proprietà, tanto da utilizzare la pianta di mirto come mezzo di conservazione, trasporto e commercializzazione.

Altro aspetto importante è la tradizione cilentana legata al latte di capra. L’Azienda Agricola l’Arenaro alleva una sessantina di capre cilentane dando risalto ad una tradizione antica ed economicamente importante per il territorio cilentano. Il latte di capra oggi è molto più apprezzato che nel passato, perché è ritenuto più digeribile e ricco di calcio rispetto a quello vaccino. Per produrre il formaggio, il latte deve essere riscaldato fino all’ebollizione e lasciato poi raffreddare in modo naturale fino a 37 gradi circa. A questa temperatura si aggiunge il caglio di capretto. Tipico del territorio è il Cacioricotta del Cilento, uno dei prodotti più caratteristici del territorio cilentano. La particolarità di questo formaggio è dovuta alla capra che produce il latte, la capra del Cilento o Cilentana. Esistono tre tipi di capra Cilentana, differenziati dal colore del mantello, la capra Cilentana grigia, la capra Cilentana rossa e la capra Cilentana nera. La fortuna di questa specie autoctona è che pascolano libere tra la macchia mediterranea producendo ottimo latte.

 

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