La protesta dei lavoratori del Decò di Via dei Mulini. Un manipolo di loro è arrivato a Palazzo Mosti per manifestare la loro preoccupazione per la mancata apertura del punto vendita che la prpoprietà Messina aveva in animo di aprire il 22 luglio qui da noi a Caianello e a Potenza. A Benevento però le cose non sono andate come stabilito e se in altre circostanze si è aperto, nonostante non vi fossero tutte le carte in regola, per il superdecò i battenti non si sono aperti per niente. L’azienda, cui i lavoratori tributano solo eleogi, pare che non avesse presentato, alla data del 22 luglio, neppure la SCIA, prodotta incompleta il 26, mentre il giorno 6 agosto è stata l’Asl a scrivere che che l’autorizzazionme sanitaria era incompleta. “Questione di qualche giorno”, assicurò l’assessore al ramo Ambrosone, “poi tutto si sistemerà”. Le cose sono andate in altro modo. Di giorni ne sono passati quasi venti e i lavoratori sono stati dirottati prima a Caserta a sostituire colleghi in ferie poi convocati ieri a Benevento per la triste notizia del licenziamento. L’azienda non è stata più in grado di proseguire in assenza degli introiti del punto vendita di via dei Mulini e per i 45 lavoratori non è rimasto altro che andare a Via Annunziata a parlare con Mastella.
Alla fine la delegazione è ridiscesa con la promnessa che l’autorizzazione per lo sveersamento delle acque reflue, è questo il punto dirimente, sarà concessa nello spazio di venti giorni.
Mastella scende le scale di Palazzo. Assicura, promette ma alla domanda sul motivo della decisione di aprire il 22 nonistante le irregolarità è laconico.