Un successo senza precedenti che ha sorpreso gli stessi organizzatori che si sono visti arrivare un fiume di persone. E’ il risultato della “Sagra del Fusillo, della Porchetta e del Greco di Tufo“ che si è tenuta a Torrioni, in provincia di Avellino. Il piccolo comune irpino nella tre giorni di sagra, che si è tenuta il 22, 23 e 24 luglio, ha registrato il sold out con un ritorno economico e di immagine per il territorio mai visti in 30 anni di edizioni. L’evento che si è tenuto nella piccola piazza San Michele Arcangelo, ha richiamato turisti e appassionati del buon cibo da ogni angolo della Campania. Napoli, Caserta, Pompei,Torre Annunziata, Salerno, Avellino, Cava de’ Tirreni, la gente si è messa in viaggio in auto ma anche in pullman e camper per raggiungere la località che sorge nel cuore di una vasta area boschiva. Aria buona, piatti gustosi della tradizione e la grande ospitalità, sono stati la carta vincente della kermesse enogastronomica, che ha visto la partecipazione di tutti.
La sagra vista con i numeri: consumate ben 20 porchette in tre serate, 500 litri di salsa di pomodoro 300 kg di fusilli, che sono stati realizzati rigorosamente a mano dalle signore del paese.
Una sagra che ha fatto ballare e cantare fino a notte inoltrata e che ha avuto tutto il sapore di una festa in famiglia, solo un pò più estesa. Il calore e l’armonia hanno regnato nella piccola piazzetta con la complicità delle calde serate. Gli eventi di musica e cabaret, hanno visto calcare la scena tanti artisti amati dal pubblico come il popolare duo di “Made in Sud” Turco Salvatore e Laurato Peppe e tanti altri.
Tanto è stato il successo dell’evento che in molti hanno scelto di restare a dormire nelle case vacanza e nei B&B dei comuni vicini per poter bissare la sera successiva, per altri invece è stato impossibile raggiungere la meta, proprio a causa dell’esorbitante numero di persone che ha affollato il paese. Un festa che sta già facendo parlare di se’ come il grande fenomeno della stagione estiva nel comprensorio irpino, tenuto conto anche delle ridotte dimensioni del paese, che in tre serate ha visto quintuplicare la popolazione.
Non solo buon cibo e spettacoli in questo lungo weekend torrionese, l’evento organizzato nell’ambito delle celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo e Sant’Antonio da Padova, ha riportato dopo due anni di stop il vero senso della comunità, che si riunisce anche nella cultura e nella religiosità cristiana. Dall’allestimento del carro per il trasporto delle statue in processione, alla cerimonia religiosa, la comunità di Torrioni si è ritrovata scambiando con i visitatori e turisti quel senso di famiglia e di accoglienza che hanno nutrito anche l’anima. E conclusa la trentesima edizione si pensa già alla prossima con lo sguardo che mira a location più estese, in grado di accogliere il pubblico che ormai affezionato al luogo non vede l’ora di tornare.
Il successo dell’evento è stato accolto e commentato con immenso orgoglio dagli organizzatori e dall’amministrazione comunale con il sindaco Annamaria Oliviero, che anche in questa occasione, con la collaborazione di uno staff impeccabile ha fatto in modo di trasformare un evento di piazza in qualcosa di speciale.