Riceviamo e pubblichiamo
‘La malasanità è uno dei cavalli di battaglia dei disfattisti di mestiere.
Certo, non tutto ed ovunque funziona come dovrebbe o quantomeno secondo le aspettative e le necessità di chi soffre. È questa la ragione che ha indotto una paziente oncologica a ‘cambiare struttura’ e ad indirizzarsi speranzosa al ‘Rummo’ di Benevento.
Quivi, racconta in un’appassionata lettera, ha trovato quella medicina, che, come dice la stessa etimologia del termine, si prende cura dei malati con competenza, passione e dedizione .
In questo il motivo che entusiasticamente la porta a <<lodare … apprezzare … gridare al mondo la serietà e la professionalità>> del personale del nosocomio pubblico del capoluogo sannita.
<<A Bn – prosegue la missiva – sono seguita dalla splendida dott.ssa Bareschino, dall’eccellente chirurgo Annecchiarico e dal bravissimo e paziente dott. Palmieri che con tutta la sua equipe mi ha sempre aiutato e sostenuto […] ad ogni telefonata il signor Lello e la signora Antonietta mi hanno accolto e risolto i problemi>> che man mano si presentavano.
La paziente, forte della sua bella cultura classica, accenna, poi, all’importanza della cosiddetta “terapia del sorriso”, come premessa <<per ringraziare Dio e tutti questi meravigliosi professionisti, che con dolcezza, serietà e amore mi seguono ogni giorno>>, infondendo linfa vitale per sconfiggere il temuto nemico.’