Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ha aperto il recente incontro dal titolo “Dieta Mediterranea strumento di diplomazia” presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta. L’evento organizzato dal MAECI in collaborazione con la FAO, l’Istituto Agronomico del Mediterraneo/CIHEAM di Bari e il Comune di Caserta, è stato finalizzato a dare vita ad un confronto con le varie realtà associative, imprenditori della filiera agroalimentare, enti territoriali e società civile sulla diplomazia alimentare attualmente condotta dall’Italia, partendo dai principi e valori di cultura e
sostenibilità della Dieta Mediterranea.
La presenza di importanti rappresentanti italiani impegnati a diverso titolo sui temi dell’alimentazione, della sicurezza alimentare e delle filiere agroalimentari sostenibili ha permesso di evidenziare esempi e buone pratiche sviluppate in molti città e territori, anche grazie alla visione delle imprenditrici e degli imprenditori più innovativi della filiera italiana. È emerso un
forte consenso sulle azioni intraprese dalla diplomazia alimentare italiana, insieme alla volontà e all’impegno a sostenere – in un’ottica di Sistema Paese – la proiezione internazionale del comparto agroalimentare, che rappresenta oltre il 20% del PIL nazionale.
Inoltre, l’evento accesso i riflettori sul ruolo che l’Italia gioca su queste tematiche a livello europeo, mediterraneo e mondiale, sviluppando partenariati e collaborazioni con partner internazionali come la FAO. Un modello vincente è quello di Pollica con lo sviluppo dei boot campus per le giovani generazioni grazie alla collaborazione della FAO con il Future Food Institute e il Comune di Pollica.
Quest’anno la Comunità emblematica di Pollica ha la presidenza del network delle sette Comunità emblematiche Unesco della Dieta Mediterranea che contempla anche Grecia, Cipro, Croazia, Marocco, Portogallo e Spagna.
Durante i lavori casertani, il Sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha dichiarato: “A Pollica e nel Cilento si sono svolte importanti ricerche scientifiche, grazie allo scienziato americano Ancel Keys con il suo gruppo di studio, che hanno generato la scoperta della Dieta Mediterranea.
Tale modello già esisteva a Pollica, rappresentava il nostro vivere quotidiano che ci ha sempre consentito di vivere in salute e a lungo. Inoltre, aspetto essenziale della Dieta Mediterranea è il convivio, un elemento che diviene di promozione diplomatica, espressione del dialogo e del made in Italy. A Pollica ci stiamo interrogando su come far divenire il patrimonio materiale e immateriale dell’umanità proveniente dal passato in un driver di sviluppo della nostra attualità.
Vogliamo creare un modello di sviluppo delle comunità locali che sia sostenibile, solidale, alternativo ai modelli che oggi conosciamo e lo facciamo attraverso la costruzione di gruppi di lavoro e partenariati importanti con collaborazione in giro per il mondo. Abbiamo compreso che l’innovazione non è distante alla Dieta Mediterranea ma è quello che serve per traghettare tale modello nel futuro.
Proprio a Pollica abbiamo un campus con il Future Food Institute e la FAO per formare le giovani generazioni, un luogo in cui la FAO forma i cittadini del mondo sui temi dell’alimentazione e della Dieta Mediterranea. La Dieta Mediterranea è produzione agroalimentare, sostenibilità e soprattutto sviluppo dei territori delle aree marginali e se ricordiamo tali concetti come sindaci avremo un lavoro importante ma molto più semplice da svolgere.
Pollica è anche quest’anno coordinatore delle comunitàemblematiche dell’Unesco e vogliamo giocare questa importante partita”.