“Vista la grave mancanza di medici in rianimazione, medicina di urgenza e pronto soccorso, e la preminente necessità di garantire la funzionalità del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Sant’Agata, che con i suoi 18 accessi e un ricovero al giorno è evidentemente ritenuto essenziale per il funzionamento della sanità locale, non vediamo altra soluzione se non chiudere le strutture dell’emergenza-urgenza del Rummo”. Questa la provocazione con cui la Federazione CIMO-FESMED risponde all’altrettanto provocatoria riorganizzazione dell’ospedale Rummo.
“La nuova delibera adottata dalla direzione generale – spiega il sindacato dei medici – prevede che i medici del San Pio possano decidere di coprire i turni nei presidi ospedalieri di Avellino, mentre i medici di Caserta possano lavorare al presidio di Sant’Agata. Intanto al Rummo di Benevento – continua CIMO-FESMED – anestesisti, medici delle urgenze e chirurghi continuano a lavorare ben oltre il normale orario di lavoro, senza alcun atto deliberativo che ne formalizzi le attività extra orarie. Una sorta di punizione del tutto gratuita, con turni e ordini di servizio elaborati settimanalmente che, nel calpestare la dignità professionale del personale, impediscono di fatto ai colleghi di avere una propria vita privata e sociale. Nei prossimi due mesi verranno meno altri anestesisti e tanti minacciano di andare via, con il rischio di chiudere, davvero, anche la seconda rianimazione”.
I medici sono esausti e delusi: “Se l’obiettivo è quello di declassare la nostra azienda – ripetono costantemente in questi giorni – lo facessero subito, così smettiamo di soffrire”.
“È tempo di scelte e la politica deve assumersi le proprie responsabilità. Per questo facciamo nostro il grido di dolore lanciato dall’Ordine dei medici di Benevento e ripetiamo ancora una volta che in queste condizioni e con le risorse disponibili non è possibile tenere in vita due presidi ospedalieri. Le recenti scelte direzionali per l’area dell’emergenza-urgenza sembrano non propendere certamente per il Rummo. E allora che si abbia il coraggio di chiudere le strutture di Benevento”, conclude la Federazione CIMO-FESMED.