Riceviamo e pubblichiamo nota di Vincenzo Signoriello del Movimento Animalista:
‘Spesso mi chiedo come mai un glorioso popolo come quello Sannita composto da predecessori illustri e gloriosi con animo combattivo ed ardito, si sia trasformato in un gregge di rassegnati provinciali animati dal peggiore clientelismo politico. Vorrei dare sempre una risposta positiva ma è impossibile, basta soffermarsi ad osservare la classe politica che abbiamo eletta che altro non è se non un riflesso di ciò che siamo e delle nostre capacità: chiacchiere e provincialismo fino all’estremo. Questa è la provincia dove i cittadini, i comitati, le associazioni, etc, non interagiscono e premiano chi concretamente è impegnato a loro tutela ma è il luogo in cui tutti si chinano al politicante di turno che la spara più grossa speranzosi che questi possa essere davvero persona intraprenderne e caratterizzata da un estremo attaccamento al Territorio e non alla poltrona. Ora, potrei anche essere benevolo e comprensivo se si parlasse di bambini che attendono Babbo Natale o cittadini che incontrano per la prima volta uno sconosciuto quanto battagliero personaggio ma nel caso dei sanniti c’è un solo giudizio impietoso e sincero: o siete una banda di ingenui quanto infantili creduloni, allocchi che cascano sempre dal pero che idolatrano “politici” come fossero divinità pronte ad esaudire ogni preghiera o siete in attesa di qualche “favore”. Diversamente non saprei come spiegare un atteggiamento sciatto, remissivo, rinunciatario, arrendevole, scialbo, della stragrande maggioranza delle popolazioni dei territori in cui quotidianamente avvengono soprusi da parte di taluni enti, da quelli locali a quelli nazionali passando per i regionali,. Non che la cosa mi meravigli più di tanto visto che viviamo in un contesto dove perfino vedersi pubblicato un comunicato possa risultare non cosa semplice, esempio: c. scritto da tizio possa essere trascurato a favore di quello redatto da Caio, non perché il secondo sia più bravo del primo ma credo, considerati i fatti, perché il primo sia politico nazionale mentre il secondo no.
Per i meno attenti: l’on. Maglione (giuro che ci metto tutto l’impegno per evitare scontri ma davvero è inevitabile) ha inviato un comunicato in cui a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, valuterà se fare esposto… Onorevole, se le fosse sfuggito: a fine 2018 sono stati presentati circa 5 esposti tra cui anche uno dello scrivente opportunamente documentato da leggi, mappe, perizie, etc; fino all’archiviazione ho cercato di raccogliere quante più informazioni integrando il dispositivo già consegnato in Procura. Procura che dopo 4 anni di indagini, ha deciso di archiviare l’indagine quasi in modo frettoloso, lasciando di stucco tutti gli interessati. Non pago della faccenda e su segnalazione di alcuni cittadini, circa un mese fa ho effettuato dei prelievi in quel di Sassinoro – località contrada Pianelle – che hanno evidenziato criticità ambientali rilevanti ed altamente pericolose da indurre lo scrivente ad esporre denuncia presso la stazione dei Carabinieri Forestali di Benevento al cui va il mio più sentito ringraziamento per la disponibilità e la professionalità ben oltre il dovuto. Nel frattempo, ho già interessato della faccenda i Ministeri competenti, debitamente informati in maniera esaustiva e con cui ho un filo costante e diretto fatto di telefonate e PEC quasi quotidiane in merito alla spinosa questione dell’impianto e forse, dico forse, finalmente si riuscirà a venire a capo della faccenda in cui più di qualcuno dovrà rendere merito delle proprie azioni. Questo più o meno era il “succo” del comunicato e che grosso modo ha più di qualcosa in comune col Suo ma evidentemente non avendo lo stesso peso politico, è stato scartato quasi da tutti. Ribadisco: nonostante la Sua indifferenza, frutto forse dall’aria logora di potere che ormai infesta i palazzoni romani, visto e considerato la battaglia comune per il Territorio (per i suoi abitanti un po’ meno dato che forse non meritano tanta attenzione) invece di continuare ad ignorare lo scrivente, potrebbe scendere dal piedistallo ed ascoltare chi, in merito alla faccenda, ha e sta impegnando tempo, sudore e denaro e che forse ne sa più di tutti in merito e cioè il sottoscritto, il mio numero è disponibile presso tutte le redazioni per cui, se davvero ha a cuore questa battaglia, La invito nuovamente a mettere da parte ogni divisione ed a collaborare nel bene comune del Territorio. Ben inteso e ci tengo a sottolinearlo che il mio impegno non ha alcun secondo fine e di questo ne sono consapevoli tutti, specialmente le popolazioni coinvolte, in particolar modo quella di Sassinoro che mai ha dato segnali di partecipazione, figurarsi di riconoscenza, fosse stato anche solo un grazie.’