Le fonti rinnovabili (o sostenibili) rappresentano oggi un valore inestimabile a causa dei vantaggi derivati dalla loro inesauribilità. Esse offrono infatti un approvvigionamento energetico pulito e sostenibile basato su asset come l’acqua, il sole e il vento. Oggi è possibile assumere un ruolo decisivo nel necessario processo di transizione energetica prevedendo l’installazione, nelle proprie abitazioni, di impianti di produzione di energia rinnovabile. Ma non solo: considerata la mole di risorse che saranno messe sul tavolo nei prossimi anni per favorire, appunto, la transizione energetica, sia per quanto riguarda l’installazione dei parchi solari, sia per quanto riguarda la crescita della filiera, cercare di approfittare di questi investimenti potrebbe essere una grande opportunità.
L’attenzione attorno all’energia rinnovabile non è mai stata così alta da parte di chi muove il denaro e, parentesi pandemia a parte, i primi sei mesi del 2021 hanno fatto registrare il record di investimenti in asset legati alle energie rinnovabili, 174 miliardi di dollari, una cifra mai raggiunta prima in un semestre e in aumento rispetto all’anno precedente. La cosa particolare è come si sono mossi gli investimenti nelle energie rinnovabili. I capitali non sono andati solo sui nuovi progetti, ma hanno riguardato soprattutto il mercato azionario, con un aumento delle somme investite del 509% in confronto al 2020.
Altro dato: le operazioni di venture capital e private equity sulle energie rinnovabili sono aumentate del 111% nei primi sei mesi del 2021 e hanno messo in circolazione 5,7 miliardi di dollari. Ancora una volta Moneyfarm consiglia di puntare sugli Etf anche per questa tipologia di investimenti, perché rappresenterebbero una soluzione piuttosto conveniente per ottenere un’ampia diversificazione, esponendosi alla crescita del settore a costi contenuti.
L’Italia, ad ogni modo, sembra piuttosto avanti da questo punto di vista. Nell’ambito del processo di transizione energetica, si piazza fra le principali utilizzatrici di energia rinnovabile, in particolare nel 2018 si è posizionata al 3° posto in Europa per contributo ai consumi di energia da FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e al 4° posto considerando il contributo ai consumi di energia complessivi. In particolare la Campania si conferma tra le prime dieci regioni italiane con la maggior potenza installata, con 37.709 impianti da fonti rinnovabili. Il solare fotovoltaico, con 34.939 (97,8 per cento) impianti è la tecnologia prevalente. A seguire gli impianti eolici, che sono 616 (1,7 per cento). È quanto emerge dal rapporto comuni rinnovabili Campania di Legambiente. Nei dati si legge che rispetto al 2018 è stato registrato un incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili del 5.24 per cento. Un importantissimo passo in avanti verso un mondo, anche e soprattutto dal punto di vista economico e finanziario, più rispettoso dell’ambiente.