Il giorno più delicato per Rosita Galdiero, la ex battagliera segretaria della Cgil del Sannio, oggi nei quadri della FIOM nazionale. Stamattina la seduta del dibattimento denominato Damasco Uno, il maxi processo sul sistema dell’accoglienza dei rifugiati nel Sannio per cui la Galdiero ha deposto comne teste ma che fu, negli anni della sua segreteria, tra le più serrate avversarie di quel sistema di potere sulla cui natura criminale si sta cercando di dimostrare nel processo. Rosita aveva denunciato il sistema di appalti e subappalti nel sistema di accoglienza dei rifugiati ricevendo insulti e minacce da ambienti che mal sopportavano il dinamismo del sindacato. L’ultima in termini di tempo la pallottola in busta fatta recapitare alla Fiom nazionale a Roma ma chiunque abbia pensato ad un suo passo indietro ha fatto il classico buco nell’acqua e lo ribadisce assai chiaramente.
Una minaccvia a tre giorni dal processo per qualcuno ha il sapore della ovvietà. Gabriele Corona, noto polemista beneventano ma anche tra i più attivi sul fronte della denuncia contro il malaffare, chiede se non ci sia dell’altro ma Rosita replica con diplomazia.
A Rosita Galdiero il sostegno della Cgil regionale. Per il segretario Ricci “le minacce non colpiscono solo lei ma tutta la nostra organizzazione che e’ impegnata ogni giorno a combattere i fenomeni e le pratiche illegali nel mondo del lavoro”.