Verga come il giapponese che combatte a guerra finita. Epperò, a differenza del nipponico la lotta del per ora ex presidente del CdA del Conservatorio di Benervento non finisce qui. Verga ha vinto, nella lunga tenzone giuridico-amministrativa che lo ha visto contrapposto alla debole candidatura Rossi, tenacemente e ossessivamente portata avanti dal direttore Grassia e dall’intero Consiglio Accademico e alla fine sbriciolatasi dinanzi alla ineluttabilità di una mancanza di requisiti che lo stesso MIUR ha dovuto alla fine ammettere e Mastella inghiottire come il più amaro dei bocconi. Sei mesi di lotte che si sarebbero anche potute evitare e di tensioni che avrebbero lasciato spazio ad un più pacato dipanarsi delle questioni. E invece no. Ora, la nomina di Caterina Meglio piuttosto che placare gli animi ha contribuito a infiammarli. Verga, che dice di non sostenere pronunciamenti personali ma resta lui il terzo della terna ed è anche normale che caldeggi se stesso, promette battaglia ancora più forte. Caterina Meglio è amministratore delegato della startup Materias, di cui è presidente l’ex ministro Nicolais, Materias che è controllata dalla Dompè Holdings che ha investito 3 mln di euro nello sviluppo di nuove tecnologie. Verga pone la questione del conflitto di interessi e accusa il Ministero per la condotta di questi mesi e nei confronti del quale annuncia il ricorso al Tribunale dei Ministri segnatamente all’atteggiamento del Ministro Messa. Verga usa un gergo sportivo per definire la situazione. “Vinco due a zero e sto per battere un rigore avendo anche la superiorità numerica”, dice maramaldo. E tuttavia, non ha acuna voglia di abbassare la guardia.
Segue servizio
