Prosegue, come d’altra parte è prevedibile, la sequela dei “petenti” che chiedono a Vigorito di restare e recedere dal suo proposito di abbandonare la guida del Benevento. Il presidente dell’Asi Barone è dell’avviso che “ci può stare che si contesti un calciatore, ci può anche stare che si metta in discussione l’allenatore ma chiedere di andare via a chi ci ha portato prima in B e poi due volte in A è un qualcosa di veramente sconsiderato. Chi ha messo lo striscione dovrebbe fare ammenda e chiedere subito scusa. Oreste Vigorito è il Benevento Calcio non è il presidente del Benevento Calcio per quello che ha rappresentato e rappresenta, a livello calcistico, per Benevento e il Sannio. L’ho sentito telefonicamente, umilmente gli ho chiesto di restare al suo posto perché la totalità dei beneventani e dei sanniti è dalla sua parte, apprezzandone l’impegno continuo, costante e soprattutto la passione per i colori giallorossi. Lo striscione non rappresenta la Città ma tre o quattro soggetti che hanno fatto qualcosa di indegno nei confronti di un presidente che ha finora fatto vivere momenti straordinari alla piazza beneventana. Speriamo che il presidente Vigorito ci ripensi confortato dall’intera tifoseria beneventana”.
Dal commissario politico di Forza Italia Rubano “piena solidarietà al Presidente Vigorito per gli attacchi immeritati e insensati di pochissimi pseudo-tifosi. Noi tutti siamo ben consapevoli dell’impegno e dei sacrifici che il Presidente Oreste Vigorito ha fatto per l’intero Sannio, conferendo lustro alla maggiore squadra di calcio della nostra provincia. Grazie all’opera di Vigorito– ha dichiarato Rubano – il nostro Sannio ha potuto godere di un rilancio economico in tutti gli ambienti che orbitano attorno all’attrazione calcistica e si è reso riconoscibile a livello nazionale. Avanti a testa alta. L’addio di Vigorito provocherebbe serie ripercussioni anche ad alcuni settori economici locali. Siamo con te nell’impegno per la squadra, per i tifosi e per il territorio”.