RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO NOTA DEL PRESIDENTE DEL CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “NICOLA SALA”, ANTONIO VERGA
A seguito di alcune sconcertanti affermazioni apparse sulla Stampa, in merito alla partecipazione della “Symphonic band” del Conservatorio di Musica “Nicola Sala” alla commemorazione del magistrato Giovanni Falcone e dell’appuntato scelto dei Carabinieri, il sannita Tiziano Della Ratta, a Napoli, il presidente dell’Istituto di Alta Formazione fornisce le dovute precisazioni in merito. Dopo aver osservato il silenzio nella giornata della legalità per ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il Conservatorio di Musica “Nicola Sala” respinge, con sdegno e stupore, alcune sconcertanti affermazioni, apparse sulla Stampa, con il chiaro intento di colpire il Conservatorio stesso nel tentativo di scalfire l’immagine dell’Istituto musicale sannita e del suo presidente, criticando la partecipazione alle celebrazioni del giudice Falcone a Napoli. Gli Inni istituzionali intonati dalla “Symphonic band” hanno voluto testimoniare la vicinanza di un Conservatorio di Stato ad un evento dall’alto valore simbolico riguardante il commovente cordoglio celebrativo delle vittime della mafia, avvenuto nelle giornate di venerdì e sabato scorso a Napoli alla Mostra d’Oltremare. L’alto valore morale della rievocazione delle vittime della mafia, nel trentennale della morte del magistrato Giovanni Falcone, barbaramente trucidato a Capaci, che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia, rappresenta il più fulgido esempio per i giovani, per rafforzare il rispetto della legalità del nostro Paese.
Intendo, altresì, chiarire e precisare che la “Symphonic band” del Conservatorio, con le note dell’Inno di Mameli e di quello europeo, ha sottolineato il nobile messaggio che il rispetto della legalità può trovare nella musica, il più grande veicolo educativo per radicare nei giovani un’autentica cultura dei valori civili ed etici, che vanno ben al di là delle appartenenze partitiche di qualsiasi schieramento politico. La musica serve ad unire e ad esaltare la consapevolezza nei giovani di principi non negoziabili quali la dignità, libertà, solidarietà e sicurezza, che non devono essere considerati valori acquisiti definitivamente, ma conquistati, alimentati e protetti attraverso un’incessante opera educativa. I giovani musicisti del “Nicola Sala” si sono, infatti, esibiti eseguendo gli inni, a conclusione di una toccante prolusione fatta dal sottosegretario di Stato alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, con la proiezione delle immagini dei tanti magistrati caduti vittime per mano della mafia e la commovente rievocazione, alla presenza del figlio Alfonso e della moglie Vittoria, dell’appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri Tiziano Della Ratta, nativo di Sant’Agata de’ Goti, insignito della medaglia d’Oro al valor militare, ucciso a Maddaloni nel 2013 nel corso di un conflitto a fuoco con alcuni rapinatori, non dimenticando anche i 29 carabinieri e poliziotti delle scorte, morti per la difesa dei magistrati trucidati. Tutto ciò, è avvenuto alla presenza della seconda carica dello Stato, di tre ministri, sei sottosegretari del Governo Draghi, deputati, senatori della Repubblica italiana e parlamentari europei. Alla conclusione dell’esecuzione, è bene sottolinearlo con chiarezza, i giovani musicisti del “Nicola Sala” hanno lasciato il podio per fare ritorno a Benevento.