Il 23 maggio del 1992, moriva Giovanni Falcone, direttore degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia e candidato alla carica di procuratore nazionale antimafia.In questa giornata di 30 anni fa, Falcone dopo essere atterrato all’aeroporto di Punta Raisi con la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato, percorreva l’autostrada Trapani-Palermo,quando nei pressi di Capaci, una violenta esplosione alle ore 17,58 fermò il tempo per sempre sulle loro vite. Quella tremenda esplosione uccise anche gli agenti della scorta,Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.Cinque vite spazzate via da 500 chili di tritolo piazzati dentro un canale di scolo, che esplosero con una violenza incredibile, tanto da creare voragini sulla carreggiata per centinaia di metri.Una strage orribile a cui seguì a distanza di neanche due mesi la morte di Paolo Borsellino, nell’attentato del 19 luglio 1992, in cui morirono anche 5 agenti della scorta.Come ogni anno è il momento del ricordo e della riflessione su queste stragi e sul valore della legalità che le figure inossidabili dei due Magistrati rappresentano per il nostro Paese.A Benevento nel pomeriggio il Coordinamento provinciale di Libera e il Presidio scolastico ITI Lucarelli di Benevento, dedicato alla memoria di “Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano”, promuovono l’iniziativa “Capaci di Luce”, un momento composto da letture, musica e riflessioni per ricordare, nel trentesimo anniversario,la strage di Capaci.L’iniziativa si terrà alle ore 17.30 presso il piazzale in via Raffaele De Caro, nei pressi del Tribunale, e vedrà la partecipazione delle scolaresche che hanno aderito al percorso “di luce”. Sempre a Benevento,promossa dal presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, alle ore 17:57 il sindaco Clemente Mastella terrà un momento commemorativo presso i Giardini della Rocca dei Rettori.
