Nuova iniziativa del Comitato Sannita Acqua Bene Comune per dire no alle campagne di marketing nelle scuole. I volontari del Comitato Sannita Abc hanno distribuito oltre 700 volantini a piazza Risorgimento agli studenti del Liceo Classico Giannone, in concomitanza – si legge in una nota del Comitato – “con l’ennesima campagna di disinformazione di Gesesa, società partecipata dalle multinazionali francesi”.
Il messaggio rivolto ai ragazzi è stato rapido ed efficace: “l’acqua pubblica non si vende al prezzo di una borraccia”. Molti studenti si sono incuriositi, perchè non avevano avuto sin’ora nessuna informazione sul problema della privatizzazione dell’acqua, in quanto al Liceo Giannone nessuno ha spiegato che 11 anni fa c’è stato un referendum nel quale 26 milioni di Italiani hanno detto che l’acqua deve stare fuori dal mercato e che non si può fare profitto sull’acqua. Ricordiamo che in occasione della giornata mondiale dell’acqua il 15 marzo, il comitato Sannita Abc ha promosso in 8 scuole superiori di Benevento l’evento “Acqua e Cambiamenti climatici”, con padre Alex Zanotelli ed il prof. universitario Luca Fiorani”, ma ai ragazzi del Giannone è stata inibita la partecipazione.
Il volantinaggio odierno – prosegue la nota– è stato apprezzato da numerosi docenti sensibili alla problematica ed alcuni ragazzi hanno deciso di non accettare il “dono” della multinazionale, poiché gli è stato spiegato che dietro questa campagna, apparentemente tesa al risparmio della plastica, c’è il solito greenwashing o ecologismo di facciata, che nasconde l’intento di Acea diventare il gestore unico della nostra risorsa. Nel frattempo il Comune di Benevento procede verso il processo di privatizzazione dell’acqua in totale disprezzo della volontà popolare e degli appelli di Papa Francesco e dell’arcivescovo Accrocca, che ci insegnano che ogni privatizzazione dell’acqua è inaccettabile.
La richiesta del parere preventivo dell’ente Idrico Campano è una nuova finzione per procedere alla vendita della risorsa idrica. L’Ente idrico Campano, sino ad oggi inadempiente nell’affidamento del servizio, in violazione della legge regionale 15/2015, non può autorizzare il Comune ad effettuare una proroga tecnica senza gara d’appalto, in quanto ciò contrasta con le norme, la giurisprudenza, gli stessi indirizzi del distretto Calore/Irpino ed i pareri dell’ANAC. Restiamo del tutto meravigliati di una simile “stranezza”, né ci conforta la circostanza che un affidamento senza gara sia stato già fatto in altri comuni Sanniti. L’Eic ed il Sindaco fanno il gioco delle tre carte, perché sanno bene che il servizio idrico non può essere interrotto, con o senza proroga illegittima ed il consiglio comunale deve prendersi la responsabilità morale e giuridica di fare la proroga tecnica. Ricordiamo la recente impugnativa proposta dal Ministro Cingolani dinanzi alla Corte Costituzionale della proroga del servizio idrico in Emilia Romagna, che costituisce un monito per i privatizzatori di casa nostra.
Il comitato Sannita Abc – conclude la nota – continuerà a far sentire la propria, voce a partire dalle scuole per informare i cittadini, perché la privatizzazione dell’Acqua colpirà le future generazione e le fasce più deboli della popolazione.