Il Sannio e la Campania hanno il suo primo Ospedale di Comunità. Si tratta di strutture sanitarie previste nella mission 6 Salute del PNRR e che dovrebbero agire come anello di congiunzione tra l’ospedale e il territorio e accogliere quei pazienti che hanno bisogno di interventi a bassa o media intensità clinica. Potranno accedervi inoltre i pazienti con una patologia acuta, ma di bassa o media entità, oppure con patologie croniche che si sono riacutizzate. L’ospedale di comunità è destinato anche a chi è stato dimesso dall’ospedale, ma non è ancora in condizioni di rientrare al proprio domicilio. A fare da apripista il comune di San Bartolomeo in Galdo dove il governatore De Luca ha inaugurato l’ospedale di comunità da dieci posto letto, e la Casa di Comunità, altra struttura di assistenza primaria per i cittadini. Nel comune fortorino entrano dunque in funzione i primi due piani di una struttura che da anni cercava la propria “identità”. Ma quando si parla di sanità nel Sannio è inevitabile un riferimento all’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Il movimento civico continua a chiedere l’attuazione del decreto 41 che definisce le attività e le modalità di azione del presidio ospedaliero, mentre i piani della Regione prevedono una Casa e un Ospedale di Comunità (la prima attiva dallo scorso 2 maggio) e la “Skin Cancer Unit” dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli, entrata in funzione ad inizio aprile. Una situazione che scontenta i cittadini che chiedono con insistenza il decreto 41. Una richiesta messa nero su bianco in una missiva consegnata al Governatore dal deputato sannita del M5S Pasquale Maglione. “Ho consegnato questa missiva – ha sottolineato Maglione – e ho rimarcato la necessità di aprire un focus su Sant’Agata de’ Goti perchè è una struttura importante. Ad oggi nonostante gli impegni e tante parole spese non vedo ancora nulla che possa tranquillizzare l’intero comprensorio“. Una mezz’oretta prima, però, De Luca interpellato dai giornalisti proprio sul Sant’Alfonso Maria de’ Liguori si era espresso senza mezzi termini: “Basta lamentazioni. Abbiamo recuperato un ospedale bellissimo che era prossimo alla chiusura. E’ stata attivata una succursale del Pascale, abbiamo fatto una cosa straordinaria. Abbiamo fatto miracoli, adesso pensiamo a lavorare”.