Scongiurata la rimodulazione delle corse per il trasporto scolastico da e per la città di Avellino. Dopo il pressing di questi giorni effettuato dal prefetto Paola Spena, nella videoconferenza di questa mattina del coordinamento provinciale è arrivata la tanto attesa notizia. “Il capoluogo irpino, interessato allo sfalsamento degli orari di ingresso tra biennio e triennio, da un afflusso di oltre 4.500 studenti delle superiori provenienti dall’Irpinia con gli autobus e da un alto tasso di positività da Covid, rientra tra quei casi che il Governo finanzierà per evitare disagi e problematiche”. Così la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Rosa Grano, al termine della riunione alla quale hanno preso parte, collegati da remoto, anche il capo di Gabinetto della Prefettura, Rosanna Gamerra, il delegato della Provincia, la dirigente Settore Trasporti e Mobilità di Palazzo Santa Lucia, Maria Sofia Di Grado, l’assessore comunale alla Scuola, Geppino Giacobbe, e i riferimenti di Air Campania e Sita Sud.
“Abbiamo avuto nuove rassicurazioni – continua il provveditore agli studi – questa volta, però, sulla base di un decreto che deve solo essere definito e sarà pubblicato entro due settimane. La copertura con risorse extra permetterà di mantenere l’attuale Piano Scuola fino all’8 giugno. Dunque, continuiamo con il servizio così come è stato man mano modificato nel corso dei mesi scorsi, calibrandolo alle esigenze degli studenti degli istituti superiori di Avellino. La Regione Campania, intanto, si è fatta carico di proseguire sul percorso avviato”.
Del resto si tratta di 32 giorni con corse aggiuntive solo per raggiungere il capoluogo e garantire il rientro nei comuni di residenza agli alunni che frequentano le scuole secondarie di secondo grado che hanno ridotto le occasioni di affollamento sui mezzi e assembramento davanti a plessi scolastici. “È molto importante chiudere l’anno scolastico in sicurezza – conclude Grano –. Naturalmente dobbiamo ringraziare il prefetto, che con tenacia non ha mai smesso di compulsare funzionari del Mit e Palazzo Chigi. Un’azione incisiva che ha dato i suoi frutti”.