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Progressioni verticali all’Asl, il “controencomio” della FP CGIL

Progressioni verticali all’Asl, il “controencomio” della FP CGIL

22 Aprile 2022 | by Enzo Colarusso
Progressioni verticali all’Asl, il “controencomio” della FP CGIL
Attualità
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La questione delle progressioni verticali all’Asl di Benevento. Una vicenda che ha creato forte contrapposizione tra il mamagement dell’azienda sanitaria e la Funzione Pubblica della Cgil che chiedeva una più vasta partecipazione alla progressione stessa. Ieri la cerimonia degli ecomi in direzione contraria alla prassi, dai dipendenti ai vertici aziendali, un fatto assai curioso visto che generalmente è l’azienda che premia i più virtuosi. La Cgil resta dell’avviso che il novero delle progressioni dovesse essere più largo e su questo punto denuncia la totale chiusura della direzione generale tanto da chiedere l’intervento del Prefetto per riportare nell’alveo della correttezza i rapporti bilaterali. Opinione diversa, ovviamente, quella di Via Oderisio che non paventa alcun ostacolo nelle relazioni sindacali fatta eccezione per la CGIL. Che dal canto suo critica il comportamento dell’Asl. Riferita alla cerimonia, la Funzione Pubblica della Cgil parla di “festa in salotto mentre in camera da letto giace il corpo di tutta la restante e corposa fetta di personale sanitario, professionale, tecnico e amministrativo non considerato dalla fortunata progressione, lavoratori per i quali ci siamo battuti fortemente negli ultimi mesi, affinché potessero essere ripagati degli enormi sforzi compiuti in questi due anni di pandemia sanitaria che ancora oggi non sembra accennare ad estinguersi”.

Il maggiore sindacato della provincia allora, provocatoriamente, lancia un “controencomio” un ringraziamento “per il costante lavoro e l’ abnegazione che hanno profuso mettendo in pratica quella che è una vera e propria missione, ovvero quella di salvare vite umane.  A loro va la promessa di continuare a batterci senza sosta per il riconoscimento di un diritto e la valorizzazione concreta delle loro professionalità, poiché nessuno deve essere lasciato indietro”.

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