Viviamo giorni difficili: potrebbero travolgerci tristezza e disperazione, o prevalere – per alcuni forma estrema di autodifesa – l’indifferenza, l’insofferenza, il sentirsi minacciati dal timore che il dolore altrui possa recare disturbo alla nostra esistenza gravata già da altri problemi. Ebbene, il Cristo è venuto a condividere le nostre sofferenze, a prendere su di sé i nostri dolori (Is 53,4): dalle sue piaghe siamo stati guariti (1Pt 2,24). Non lasciamoci vincere: non rendiamo vana la sua croce (1Cor 1,17); torniamo a Lui, pastore e guardiano delle anime nostre (1Pt 2,25), seminando il bene intorno a noi, dispensando anche solo un sorriso, che non costa nulla a chi lo dà, ma tanto bene fa a chi lo riceve”. Sono le parole dell’ arcivescovo metropolita di Benevento, Felice Accrocca che ha rivolto ai fedeli sanniti in occasione della Pasqua 2022.
“Dobbiamo perciò “sminare” in primo luogo i cuori, altrimenti saremo sempre pronti a esplodere. Dobbiamo quindi lottare perché siano colmati i grandi squilibri economici e impegnarci a fondo contro la macchina bellica e l’industria – purtroppo sempre fiorente – delle armi, ma dobbiamo comprendere pure che molte piccole o grandi tensioni covano innanzitutto dentro di noi, in tante frustrazioni mai superate, in insoddisfazioni che finiscono per rovesciarsi sugli altri, minando in tal modo la serenità dei nostri rapporti quotidiani. È vero – prosegue l’arcivescovo – che se non c’è pace tra noi, molto spesso è perché non c’è pace dentro di noi. Il Cristo crocifisso e risorto, l’Alfa e l’Omega, Colui che è, che era e che viene (Ap 1,8), ci aiuti a rinascere, a portare al mondo la sua speranza e la sua gioia, a donare a tutti un sorriso. Auguro a tutti voi una Pasqua santa e serena e di vero cuore vi benedico”,