Trent’anni fa le stragi di Capaci e via D’Amelio e il sacrificio di Falcone, Borsellino e gli uomini e donne delle scorte. Cosa rimane di quella stagione di sangue che mise lo Stato democratico nella sua più profonda angoscia, superiore forse agli stessi anni di piombo? Resta la memoria, che in questo paese è parva materia, se si eccettuano rare eccezioni. Piero Grasso che di quegli anni di aggressione di Cosa Nostra alla democrazia fu testimone e protagonista, ha intrapreso da sempre la via del racconto incontrando gli studenti per rivolgere loro l’appello alla preservazione della intangibilità della lotta alle mafie che sia diuturna e inesorabile. Piero Grasso, già presidente del Senato e Procuratore Nazionale Antimafia è stato stamattina a Benevento proprio per parlare ai ragazzi riuniti al San Marco
le dichiarazioni nel servizio che segue