La guerra in Ucraina sta scrivendo una delle pagine più terribili della storia dell’umanità dell’ultimo secolo,dove intere famiglie e tanti bambini sono stati sterminati senza pietà alcuna. L’orrore ci arriva filtrato dalle immagini dei reportage di chi è sul campo e di fronte a quelle scene di morte e distruzione è innaturale restare fermi a guardare. A distanza non si può fare molto, ma la solidarietà quella la si può esprimere, quella anche a latitudini diverse può in qualche modo aiutare chi non ha più nulla, chi è rimasto solo. Dall’inizio del conflitto sono tante le iniziative di solidarietà organizzate anche sul territorio beneventano, come quella che ha visto protagonisti i bambini e i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Settembrini di San Leucio del Sannio con la Dirigente Rosa Tangredi.Più di 500 persone hanno dato vita alla marcia per la pace,una fiaccolata che ha visto la partecipazione degli alunni delle sezioni distaccate di Ceppaloni ed Apollosa,le istituzioni civili e religiose locali,le associazioni, le famiglie. Tutti insieme hanno camminato per le strade di San Leucio, dove ogni passo sembra aver scandito un pensiero per ogni vittima. Ogni comune è stato guidato dal proprio sindaco, per San Leucio Nascenzio Iannace, per Ceppaloni Ettore De Blasio, per Apollosa il consigliere delegato Gelsomino Ciardiello, per Arpaise Vincenzo Forni Rossi,accompagnati dai parroci e dai rappresentanti delle associazione del territorio di appartenza e poi gli alunni della Scuola Secondaria di I grado, ed i bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria. Nonostante la pioggia, le comunità si sono unite per lanciare un corale messaggio di pace, e i bambini sono stati il vero motore della manifestazione che è stata di insegnamento e di esempio per tutti.La solidarietà dopotutto è una attitudine che può essere insegnata anche attraverso queste manifestazioni e va coltivata sempre, qui il ruolo fondamentale della scuola che non funge solo da officina didattica, ma che attraverso le azioni sul campo integra e crea condizioni di riflessione,di tolleranza e rispetto. La marcia illuminata dalle fiaccole ha raggiunto la piazza, dove gli inni nazionali dell’Italia e dell’Ucraina cantati dai ragazzi, hanno emozionato tutti. La manifestazione si è poi concretizzata con gesti tangibili come la raccolta di giocattoli che grazie a Padre Albert Wise saranno donati alla Caritas, perchè anche un gioco nuovo regalato ad un bambino scappato dalla guerra possa restituirgli un frammento di quella infanzia rubata.