Riceviamo e pubblichiamo nota stampa a firma di Ambner De Iapinis, presidente Movimento Benevento Città Verde e Luca Coletta, vicepresidente Comitato Giù le Mani dai Pini
In rappresentanza del Movimento Benevento Città Verde e del Comitato Giù le Mani dai Pini, ma ancor più personalmente, ci dissociamo da interventi fuori tempo e fuori luogo. Prima di esprimersi, a volte con slogan privi di ragionevolezza, bisognerebbe rendersi conto, innanzi tutto, che questo è stato un impegno molto serio. Bisognerebbe conoscere le dinamiche e la storia di tutto l’evolversi di questa vicenda, che ha rischiato di cambiare lo scenario di questa città, come l’effetto di una bomba nucleare. Lo so che stiamo usando un linguaggio che per qualcuno non sarà del tutto chiaro, ma siamo certi che molti avranno contezza di quanto stiamo esprimendo. Come dicevamo, si tratta di un qualcosa di molto, molto serio e quindi non vi è spazio per un qualunquismo di sorta o per interpretazioni ironiche, che rischiano di far naufragare la serietà del lavoro fatto fino ad ora. La lotta sì, ma anche l’onore delle armi a chi, forse, sta rischiando politicamente sulla sua pelle, per risolvere, in parte, il problema, contro una volontà politica che continua a dimostrarsi storicamente ottusa.
Abbiamo avuto consiglieri comunali, figli di questa terra, che, come soldati telecomandati, hanno votato contro l’indirizzo di revoca della famigerata delibera 41, che decreta l’abbattimento di 350 pini della parte alta della città, nessuno escluso e che, se messa in atto, avrebbe fatto scomparire il viale degli Atlantici. Gli stessi consiglieri avrebbero votato forse anche per l’abbattimento dell’Arco di Traiano e del Duomo della città, se fosse stato loro politicamente imposto? Si sono resi conto loro, figli di questa città, che votavano a favore di una delibera che, se messa in atto, avrebbe distrutto tutto l’ecosistema della parte alta della città? Quella sì che fu, a nostro parere, una votazione senza coscienza alcuna e senza che nessuno si fosse chiesto cosa stesse votando, su ordine di Clemente Mastella, sindaco di questa città, ma solo chi non è di questa città potrebbe immaginare una simile mostruosità.
Dicevamo di dare l’onore delle armi a chi, forse, contro tutto, sta cercando di dare una svolta positiva al problema. A costui bisogna comunicare che il tempo è scaduto e che l’intervento endoterapico dal parassita Toumeyella Parvicornis (cocciniglia tartaruga) da fare su 330 alberi (pinus pinea presenti tra viale degli Atlantici, Via Pace Vecchia e Via Rosselli), affidato ad aziende specializzate e leader in Italia nel settore, in base ai preventivi in nostro possesso, avrebbe un costo che oscilla tra i 28.000 e i 35.000 euro e nulla di più.
L’ultimo scoglio, dopo l’intervento per la cura della cocciniglia, sarà la diffida che a breve presenteremo in riferimento alla perizia Cardiello del febbraio 2022. Tale perizia sarà da noi smontata pezzo per pezzo, in base agli studi effettuati dagli esperti guidati dall’architetto Salomone Megna, già membro della commissione di verifica nominata dal Comune stesso. Sull’attendibilità dei risultati presenteremo le nostre controdeduzioni e contesteremo le presunte inesattezze. Se si dovesse procedere, quindi, all’abbattimento degli ultimi alberi in questione, l’autore dell’avvio dei lavori si assumerà, nelle sedi opportune, tutte le responsabilità del caso. Ribadiamo che gli avversari vanno, sì, combattuti, ma per costruire con serietà e questo per il bene della città.
Per chiudere, un consiglio al dirigente Perlingeri: si smetta di proporre alberature diverse in sostituzione dei pinus pinea. Questo per evitare bocciature e pareri negativi, come è successo da parte della soprintendenza.