Il gran baccano che si è scatenato attorno all’ospedale San Pio in seguito alle dichiarazioni al vetriolo del consigliere regionale Abbate e che noi di Lab abbiamo riporato nel tardo pomeriggio di venerdi scorso. Ginettaccio un fiume in piena contro il direttore generale Ferrante accusato di favoritismi, le storie di assunzioni pilotate, ma non soltanto, un j’accuse violentissimo che tira in ballo l’intero metodo con cui viene gestita la menagerialità del maggiore nosocomio della provincia. Abbate non è affatto nuovo a queste sortite tanto che ci sarebbe da chiedersi se dietro ci sia la mano di Mastella, quando c’è da colpire senza essere chiamato in causa direttamente, e i rapporti non più stretti con il presidente De Luca. Dal canto suo Ginettaccio non accenna ad abbassare i toni e rilancia chiedendo le dimissioni del direttore generale.
La reazione del direttore Ferrante affidata ad un comuinicato stampa emesso ieri. “Non posso non respingere con energia accuse generiche ed infamanti, che, per intaccare la dignità e la professionalità delle persone, andrebbero adeguatamente documentate, per non rappresentare un arbitrio passibile di azioni nelle sedi deputate”, dice Ferrante, che difende la sua gestione “riconosciuta valida dalle più illustre Istituzioni”. Ferrante è oggi a Napoli, ufficialmente per normali consultazioni, ma è molto probabile che a De Luca abbia riferito la sua profonda irritazione per un attacco così virulento.