La guerra in Ucraina, gli scenari di solidarietà nel nostro Paese. Una macchina organizzativa instancabile da Nord a Sud che dal 24 febbraio accoglie, abbraccia, consola chi scappa dall’orrore. Anche Benevento come altre città sta dando il suo contributo importante nell’emergenza. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Prefettura, dall’inizio del conflitto in Ucraina, sono arrivati in città 525 profughi, di questi 274 sono donne e 235 sono bambini e adolescenti, mentre solo 16 sono gli uomini con più di 60 anni. Ma il numero è come si può immaginare destinato a salire, visti gli sviluppi della guerra, che non accenna a finire. Sul territorio i volontari della Protezione Civile, la Misericordia, la Croce Rossa, la Caritas sono in primo piano nell’emergenza, ma anche i cittadini stanno dando un grande contributo nell’accoglienza, e attualmente risultano 190 gli spazi a disposizione offerti dai privati.Ma l’accoglienza deve andare di pari passo con l’inclusione, cominciando dai più piccoli, dai bambini e dai ragazzi che più di tutti soffrono per le atrocità a cui hanno assistito.La scuola in questo momento per loro rappresenta la normalità, per questo si è dato vita ad un lavoro di inclusione nelle classi di alcuni istituti beneventani che si stanno attrezzando anche con l’aiuto di mediatori linguistici. All’Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” sono stati ricevuti 2 ragazzi, accolti dall’affetto degli insegnanti, della dirigente e degli studenti.All’Istituto “Sant’Angelo A Sasso” altri alunni sono entrati in classe tra medie ed elementari.Un momento importante che si realizza grazie all’impegno di tutti e al lavoro dei dirigenti scolastici come sottolinea l’assessore all’istruzione del Comune di Benevento, Maria Carmela Serluca.
le dichiarazioni nel video che segue
