Il Comune di Benevento ha deciso di interrompere il rapporto con la cooperativa Esculapio di Marano. Palazzo Mosti mette fine alla collaborazione rescindendo il contratto sottoscritto nel 2020 dopo un burrascoso contenzioso con “E’ più bello insieme” per l’uso della ex scuola San Modesto in via Firenze a vantaggio dei disabili. Nella determina dirigenziale si specificano le ragioni che hanno portato a questo epilogo e di parla di “morosità della concessionaria rispetto al pagamento del canone pattuito”. La determina fa riferimento al mancato pagamento, per l’anno 2020, dell’importo residuo di 5.083,30 per il quale era stata data la possibilità di detrarre l’importo relativo ai lavori effettuati all’esterno dell’immobile per un totale complessivo di 4.514,00, mentre per l’anno 2021, è risultato del tutto inevaso il pagamento del canone concessorio di cui all’art.3 del Contratto per un importo di 12.200,00 da versarsi a rate di 1.016 mensili. In definitiva, un nuovo colpo di scena che trova radici anche nella scarsa domanda di servizi che Esculapio si è trovata a dover gestire. Una larga fetta di famiglie con disabili ha ingaggiato una battaglia con il Comune uscendo due volte vincitrice davanti al Tar e davanti al Consiglio di Stato ottenendo di poter disporre dei vouchers nella maniera loro più opportuna. Una ulteriore battuta in ritirata per i “basilischi” di Mastella.
La notizia è stata ripresa da Altrabenevento. “Il centro gestito da Esculapio è stato frequentato solo da un massimo di otto persone con disabilità perché altre hanno scelto servizi gestiti da altre cooperative”, dice Gabriele Corona, che poi accusa Verdicchio e la responsabile del procedimento, Caporaso, di avere imposto ai disabili dei comuni dell’Ambito Territoriale la scelta del centro gestito da Esculapio”.