Avviati i lavori di bonifica dell’area pertinenziale al Cimitero di Sant’Angelo a Cupolo oggetto di illecito abbandono di rifiuti da parte di ignoti.
Una vicenda che venne alla luce nel luglio 2020, allorquando un incendio interessò l’area ed alcuni fondi privati contigui, con conseguente intervento della Stazione di San Giorgio del Sannio della Regione Carabinieri Forestale della Campania, che segnalò un rinvenimento di rifiuti solidi urbani e speciali, alcuni dei quali presumibilmente pericolosi, oggetti di illecita combustione. L’area fu prontamente sottoposta a sequestro penale. Fu poi affidata ad un’azienda specializzata l’esecuzione del servizio di redazione del piano di messa in sicurezza, indagini preliminari e analisi dei rifiuti abbandonati.
A seguito del dissequestro definitivo dell’areadisposto l’11 ottobre scorso e la restituzione dei beni agli aventi diritto, considerando che normativa relativa all’abbandono ed al deposito incontrollato di rifiuti nel suolo pubblico, nel caso in cui gli organi preposti alla vigilanza non siano in grado di individuare l’autore della violazione, impegna l’Amministrazione Comunale, proprietaria del suolo, ad intervenire per provvedere alla rimozione, all’avvio al recupero ed allo smaltimento dei rifiuti abbandonati e/o depositati in modo incontrollato, la stessa Amministrazione ha attivato, ad inizio dicembre scorso, l’iter burocratico di affidamento a ditta specializzata del settore, incaricando l’azienda F.lli Minicozzi snc, per la somma di € 68.908,75 oltre IVA.
Obiettivo dell’intervento, scongiurare il potenziale inquinamento del suolo e i derivanti inconvenienti igienico-sanitari, oltre al ripristino in tempi brevi lo stato dei luoghi, per garantire un idoneo stato di decoro e pulizia dell’area interessata,
“Tempi stimati per il completamento dei lavori – riferisce il primo cittadino Diego Cataffo – un mese circa. Anche se occorre tener conto della complessità dell’intervento e della necessità di adottare la necessaria accortezza. Un lavoro molto delicato e certosino, quando si tratta di rifiuti speciali”.