Il ruolo della cultura, della scuola e in generale della conoscenza come arma per contrastare le mafie, l’odio e la violenza. L’impegno che ognuno di noi deve mettere per disegnare un futuro diverso. La giornata tra Sannio e Irpinia di Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, si è aperta con un momento di confronto all’Istituto Tecnico Industriale “Bosco Lucarelli” di Benevento. Un incontro formativo per i giovani studenti, ma di apprendimento anche per tutti i presenti perchè le parole, i concetti espressi da Don Ciotti non sono mai banali e scontati. Tanti gli argomenti affrontati, su tutti l’importanza dell’istruzione. “Una società che non investe sui giovani, è una società che non investe sul proprio futuro” ha detto riferendosi alle difficoltà legate all’inserimento dei giovani nel mondo lavorativo. La scuola – sottolinea – è il primo presidio culturale per il cambiamento. “Oggi più che mai bisogna fare uno scatto più tutti, non dobbiamo permettere che mafia, corruzione e gioco d’azzardo diventino ‘cose normali’ –
Tanti i volti noti presenti nell’auditorium della scuola beneventana, ma ad emozionare è stato l’incontro con i genitori di Flavio Ventura, il giovane studente dell’istituto morto in un incidente nel mese di gennaio. Don Ciotti ha anche parlato dei problemi del Sannio, degli ultimi episodi di violenza in Valle Caudina, e inevitabilmente anche del conflitto in Ucraina. “Per la pace serve l’impegno di tutti, ma non dimentichiamoci gli altri conflitti mondiali”
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