La guerra dei missili, dei carriarmati, delle bombe. Quella ucraina segue la vicenda dei Balcani jugoslavi ma in questo caso torna a rappresentare un conflitto di stampo tardizionale, con due eserciti di paesi, sia pure di eguale matrice etnica, che si fronteggiano su di un campo di battaglia. Ma c’è in atto anche un altro tipo di contesa; quella cibernetica, telematica che è assurta a vero e proprio canale parallelo di conflitto, capace di generare danni non meno potenzialmente cruenti. Per capire l’entità e la preponderanza della questione siamo andati a parlare col professore Aaron Visaggio, esperto di cyber security ed associato dell’Università del Sannio, col quale abbiamo cercato di comprendere l’evoluzione di questa nuova frontiera bellica in cui il gigante ruisso sembra avere parecchio vantaggio sull’Occidente
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