Il sindaco Mastella tra i ragazzi del Convitto nazionale Giannone. La guerra in Ucraina è anche dolorosamente la guerra dei bambini, piccini schiacciati dalla violenza delle bombe laddove dovrebbero essere i libri e lo svago le loro occupazioni quotidiane. Di questo il sindaco ha parlato ai tanti ragazzi che lo hanno ascoltato con grande attenzione e ricordato loro i valori della pace e della fratellanza in contrapposizione alle prevaricazioni e alle angherie di chi si erge a difensore degli interessi nazionali calpestando i diritti altrui.
Ed è sempre un Mastella coinvolto quello che si rivolge ai bambini, un Mastella che sveste i panni di politico per indossare quelli di “pater familias”, la sua vicenda personale con la figlia adottiva bielorussa, la sua volontà di far comprendere a chi un giorno diventerà classe dirigente che violenza e sopraffazione sono i veri nemici da combattere.
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