C’erano le associazioni, le istituzioni, ma anche e soprattutto semplici cittadini. La Valle Caudina ieri si è ritrovata a Cervinara per dire no ad ogni forma di violenza e criminalità. Lo ha fatto con una marcia partita dalla centralissima via Roma fino ad arrivare in contrada Ioffredo, a pochi passi dal circolo dove sabato scorso è stato ucciso con cinque colpi di pistola Nicola Zeppetelli. Una lunga marcia dove l’unico suono è stato quello delle campane. Davanti alle abitazioni, alle finestre ceri accesi ad immaginare un nuovo percorso, una nuova luce per una zona che non ci sta ad essere etichettata come malavitosa e criminale.
La manifestazione di ieri è stata voluta fortemente dai giovani della Valle Caudina. Da loro parte la rinascita, ma anche richieste ben precise alle istituzioni locali. Istituzioni che, nei giorni scorsi, hanno chiesto un potenziamento delle forze dell’ordine perchè la denuncia e la sensibilizzazione sono armi potenti, ma allo stesso tempo è ancora necessario un controllo capillare del territorio. Tante le fasce tricolori, non solo caudine, ma presenti anche gli enti sovracomunali: dalla Provincia di Avellino al deputato sannita Pasquale Maglione. Perchè il punto di converga tra le due province vede nella valle Caudina e nelle sue problematiche il punto di massimo contatto. E cosi la sicurezza è un tema che riguarda tutti.
La mobilitazione contro la violenza proseguirà nelle prossime settimane. L’11 marzo a San Martino Valle Caudina sarà presente Don Ciotti di Libera
