Piazza Umberto I di Atripalda torna a riscaldarsi con il falò di San Sabino. Dopo un anno di stop per il Covid-19, ieri sera alla vigilia delle celebrazioni religiose per il Santo Patrono, autorità religiose, tra cui il vescovo di Avellino Arturo Aiello, istituzioni locali e tanti cittadini si sono radunati attorno al fuoco per rivivere un rito che si tramanda da anni. Rispetto alla tradizione però è stato realizzato un unico falò, al centro di Atripalda. Il falò è solo uno dei tanti simboli che contraddistinguono i festeggiamenti in onore d San Sabino. L’altro è la distribuzione della “Santa Manna”, l’acqua benedetta che si ritiene trasudasse dalla tomba del santo. Quest’anno l’accensione del falò nasconde anche un ulteriore significato, un segnale di ritorno alla normalità e di speranza per il futuro cosi come sottolinea anche il sindaco di Atripalda Giuseppe Spagnuolo