Gli effetti del “cahiers de doleances” dell’Osl che fu, quello a presidenza Ricciardi. In attesa che a Benevento arrivi il nuovo presidente Maurizio Bruschi, anche lui tra i più esperti del Ministero degli Interni, nominato il 14 gennaio scorso ma ancora non pervenuto al piano ammezzato di Palazzo Mosti, lunedi mattina sarà il turno delle due ispettrici della Ragioneria dello Stato che, come rilancia l’edizione odierna de Il Mattino, saranno in città per cominciare le loro verifiche dei bilanci comunali pesantemente messi in discussione dalla relazione Ricciardi del settembre 2021 che noi di Lab rendemmo pubblica durante la trasmissione Rosso e Nero.
Asserzioni gravi e dettagliate che quell’Osl ha portato anche all’attenzione della Procura Generale della Corte dei Conti, voci di bilanci non transitati al vaglio di Ricciardi e dei suoi collaboratori e la mai superata questione del personale assegnato a quell’ufficio di cui resta, come unico responsabile, la Dorrotessa Tretola e una sua collaboratrice. Intanto l’opposizione, per mano della capogruppo del PD Fioretti, torna a chiedere l’accesso agli atti per capirci di più in quel ginepraio di faldoni di cui è pieno l’armadio degli angusti e ammuffiti uffici assegnati dal Comune. E se al piano ammezzato si attende l’arrivo delle ispettrici, pochi metri più in basso si è insediato il nuovo segretario generale Feola, successore della Cotugno. Anche in questo caso le polemiche l’hanno fatta da padrone e la tensione è ancora molto alta con Mastella che ha ritenuto opportuno sacrificare la Cotugno a vantaggio dei suoi dirigenti ponendo fine ad uno stillicidio di accuse reciproche. Feola, napoletano, esperienza nelle Romagne, ad Avellino ed in ultimo a Isernia è ben consapevole dei veleni che sarà chiamato a neutralizzare.
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