Briefing operativo e programmatico, in modalità mista nella sede di Summonte, tra il presidente Franco Iovino, i componenti del Comitato Tecnico Scientifico del Parco regionale del Partenio ed il Generale di Brigata Ciro Lungo, comandante regionale dei Carabinieri forestali “Campania”, e i comandanti provinciali di stazione. Il tavolo è servito a fare il punto della situazione sulle diverse questioni che minano alla base i territori che fanno parte dell’ente regionale e le possibili azioni di prevenzione, tutela e repressione, per scongiurare “disastri ambientali”, al fine di conservare intatto un vero e proprio scrigno di bellezza qual è il Parco del Partenio. L’incontro ha fatto seguito al protocollo d’intesa, siglato alcuni mesi fa, tra l’ente ed i Carabinieri forestali.
Il Cts, con dovizia di particolari, informazioni e notizie, ha fornito ai militari l’elenco preciso dei luoghi dove è maggiore lo sversamento abusivo di rifiuti. Ci sono zone del Parco, infatti, dove è ormai diventata una consuetudine l’abbandono indiscriminato di ogni tipo di rifiuto, contaminando così la natura e mettendo a serio rischio la biodiversità. I carabinieri intensificheranno le indagini giudiziarie che serviranno per venire a capo dell’origine del rifiuto abbandonato. Ma faranno la loro parte, coadiuvando il Parco, anche nell’azione di sensibilizzazione verso i Comuni interessati. La gestione dei rifiuti è di stretta competenza delle amministrazioni comunali quindi, come è giusto che sia, al più presto verranno convocati tavoli ad hoc con i Comuni, ai quali parteciperanno non solo i rappresentanti del Parco del Partenio, ma gli stessi carabinieri forestali.
Una delle azioni da mettere in campo è la videosorveglianza ed i Comuni, in tal senso, hanno dei fondi specifici. Si metterà dunque in moto un’azione sinergica, per evitare altri scempi o devastazioni del territorio. Sarà un passo in avanti molto importante. Ovviamente si punterà anche sui droni e sul coinvolgimento delle polizie municipali, di associazioni e guardie ambientali. L’obiettivo è di attivare delle task force territoriali e di dichiarare guerra allo smaltimento abusivo dei rifiuti. Ma sarà previsto anche il censimento delle aree di sversamento per una successiva bonifica tramite gli enti preposti.
Si è discusso anche della chiusura di strade a monte delle aree coltivate, o almeno per quelle aree di maggior pregio naturalistico, in collaborazione con i Comuni, dell’utilizzo di fototrappole per il controllo dei varchi di accesso, dell’installazione di cartellonistica di avviso nei punti strategici con descrizione delle sanzioni in caso di scarico abusivo di rifiuti.
I punti all’ordine del giorno sono stati anche tanti altri, come ad esempio la collaborazione per la tutela e la gestione dei siti “Natura 2000” e la gestione degli allevamenti sul territorio.