L’incremento dei nuovi casi frena leggermente nel Sannio ma cresce in Irpinia. E’ quanto emerge dal report settimanale della Fondazione Gimbe. I numeri restano alti, ma almeno per la provincia di Benevento l’auspicio è che il picco dei contagi sia stato raggiunto e ora potrebbe iniziare la fase di decrescita. Nel dettaglio: secondo il monitoraggio nella settimana 12-18 gennio sono 1569 i nuovi casi nel Sannio per 100.000 abitanti. Rispetto alla settimana precedente lo scarto è minimo (-56) ma ad ogni modo si registra un leggero calo. Diversa la situazione in Irpinia dove i nuovi casi fanno segnare un segno più. Siamo nell’ordine delle 273 unità. La provincia di Avellino resta, però, ultima in Campania. Prima Napoli 2,863 i nuovi casi per 100.000 abitanti, poi Caserta 2.088, Salerno 2,078 e poi le due province dell’entroterra. In generale nella settimana 12-18 gennaio in Campania l’aumento è pari al 25,7%, ben lontano da quel 3% che rappresenta l’incremento dei nuovi casi in Italia Una frenata nazionale della curva che risente di situazioni regionali molto diverse”, è il commento di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Ad aumentare in maniera decisa sono i decessi e crescono seppur più lentamente le ospedalizzazioni. Al 18 gennaio, “il tasso di occupazione nazionale da parte di pazienti Covid è del 29,8% in area medica e del 17,8% in area critica. Ad eccezione di Molise e Sardegna, tutte le Regioni superano la soglia del 15% in area medica, con la Valle d’Aosta che raggiunge il 57,1%. In Campania la percentuale di posti letto occupati da pazienti covid in area medica è pari al 28,6%, 11,8% invece in terapia intensiva. Entrambi le percentuali sono oltre la soglia critica. La campagna vaccinale: il 75,5% dei campani over 12 ha concluso il ciclo vaccinale primario, il 18,7% della fascia 5-11 anni ha ricevuto almeno una dose con differenze a livello locale. Nella provincia di Benevento, ad esempio, è stata somministrata la prima dose al 45% dei bambini.