La questione della controversia tra Conca Costruzioni e il Comune di Benevento. Una vicenda che la sentenza della Cassazione potrebbe non chiudere in modo definitivo e che affonda le sue radici negli ultimi ultimi anni dell’Amministrazione Viespoli che volle il piano di rilancio urbanistico di Via Galanti e dell’intero Rione Libertà. Vent’anni di polemiche e carte bollate che hanno attraversato le giunte D’Alessandro, Pepe e Pepe bis e in ultimo le due di Clemente Mastella. Il sindaco attuale ovviamente interviene in quarta battuta; non ha responsabilità diretta e lo abbiamo ripetuto a più riprese, anche se molti dei suoi attuali collaboratori erano protagonisti all’epoca; da Gianfranco Ucci, vicesindaco di D’Alessandro, a Mario Pasquariello assessore in quella giunta, a Gennaro Santamaria, anche lui assessore di D’Alessandro ed ora tra i dirigenti di Palazzo Mosti più vicini al sindaco, a Nicola Boccalone, city manager e almeno fino a qualche tempo fa nell’orbita mastelliana. Mastella ha ora il non facile compito, da sindaco rieletto, di gestire una situazione spinosissima, carica di cavilli giuridici che stanno a formare un labirinto da cui è difficile uscirne ed è materia ostica per gli stessi addetti ai lavori. Il Primo Cittadino, nella intervista che ci ha concesso la scorsa settimana, ha ribadito che si cercherà di fare il possibile per placare la sete di giuistizia dei prenotatari e la stessa cosa ha ripetuto oggi il Vicesindaco De Pierro
Segue servizio