La Diga di Campolattaro e le perplessità sollevate da Coldiretti sulle opere irrigue che, secondo, Gennarino Masiello vicepresidente nazionale dell’organizzazione dei coltivartori diretti, non erano state sufficientemente centrate nel programma vasto di utilizzazione dell’invaso per cui la Regione e lo Stato centrale investiranno quasi 500 milioni di euro. Irrigazione e potabilità. Su queste due funzioni, che rappresentano il “core business” dell’intera operazione, si era soffermato, con spirito assai ironico, il presidente facente funzioni della Provincia di Benevento Lombardi che al nostro microfono così ha replicato, seppur indirettamente, ai dubbi di Masiello
A mettere pace tra gli ulivi ci ha pensato la stessa Regione Campania che con una nota del vicepresidente Bonavitacola, riportata da Coldiretti, rassicura circa i dubbi espressi da Masiello ponendo in primo piano due aspetti importanti; quello della classificazione delle condotte idriche, precisando che la definizione di “primarie” per le potabili e “complementari” per le irrigue non stabilisce un gerarchia di valore, ma solo una distinzione tecnica puramente lessicale, e quello della disponibilità della Regione Campania ad aprire un confronto sugli stadi della progettazione e sull’utilizzazione dell’acqua in agricoltura, coinvolgendo le associazioni di categoria e il Consorzio. Masiello replica assicurando la piena collaborazione per migliorare il progetto e massimizzare un investimento che difficilmente si ripeterà due volte.