Vent’anni di cronaca, il racconto di un rapporto difficile. Stiamo parlando del lungo contenzioso tra Conca Costruzioni e il Comune di Benevento che si è concluso con la sentenza definitiva della Cassazione che ha dato ragione a Conca costringendo Palazzo Mosti al pagamento di circa 3 mln di euro, somma che andrà nel calderone dei debiti fuori bilancio ad aggravare la già allarmente situazione dei conti comunali. E tuttavia, in tutto questo bailamme di carte bollate e di interessi milionari poco si coglie il dramma di coloro che in quei lotti di via Galanti, C e D, ci aveva investito denari e speranze. In tutto sedici famiglie che si erano impegnate con la ditta di costruzioni per somme anche consistenti, chi tredicimila, chi ventimila chi anche trenta mila euro a fronte di un valore immobiliare di poco superiore ai 50mila euro. Appartamenti di 60 massimo 80 metri quadrati che restano una chimera. Abbiamo conosciuto il signor D’Alessandsro e la madre, la signora Assunta Iannelli, che a distanza di vent’anni hanno visto evaporare il sogno di un casa e la somma avanzata come caparra.