Se indossate correttamente, le mascherine Ffp2 (a differenza di quelle chirurgiche) riducono enormemente il rischio di infezione da Covid, anche con la variante Omicron, e dal decreto “di Natale” con le nuove indicazioni su isolamento e quarantena sono obbligatorie in una serie di situazioni a rischio affollamento, oltre che per i contatti stretti di positivi accertati che abbiano tre dosi di vaccino o comunque la seconda dose entro 4 mesi Per questo e’ particolarmente rilevante l’accordo raggiunto tra il commissario Figliuolo e le associazioni delle farmacie per venderle a prezzo calmierato, 0,75 euro ciascuna.
Ecco quando vanno usate le Ffp2, in base alle Faq pubblicate sul sito del Governo: per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati; per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto; per l’accesso e l’utilizzo di: voli commerciali; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta velocita’; autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra piu’ di due regioni; autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente; funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento; mezzi del trasporto pubblico locale o regionale; per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo al Covid-19 e che, sulla base delle norme in vigore, non sono soggette alla quarantena ma soltanto all’auto-sorveglianza, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo.
Rimane possibile invece utilizzare le chirurgiche (anche se la raccomandazione degli esperti e’ sempre quella di privilegiare le Ffp2) nell’ambito delle attivita’ economiche e sociali (ad esempio ristorazione, attivita’ turistiche e ricettive, centri benessere, servizi alla persona, commercio al dettaglio, musei, mostre, circoli culturali, convegni e congressi, etc.) nelle situazioni previste nei
protocolli di settore. In tutte le altre situazioni, salvo che i protocolli di settore prevedano diversamente, possono essere utilizzate anche mascherine “di comunita’”, monouso, lavabili,
eventualmente autoprodotte, purche’ siano in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, garantiscano comfort e respirabilita’, forma e aderenza adeguate a coprire il volto, dal mento fino al di sopra del naso.
L’obbligo di indossare le mascherine all’aperto e nelle situazioni elencate sopra non e’ comunque previsto per: bambini sotto i 6 anni di eta’; persone che, per la loro invalidita’ o patologia, non possono indossare la mascherina; operatori o persone che, per assistere una persona con disabilita’, non possono a loro volta indossare la mascherina (per esempio: chi debba interloquire nella L.I.S. con persona non udente). Inoltre, non e’ obbligatorio indossare la mascherina, sia all’aperto che al chiuso: mentre si effettua l’attivita’ sportiva; mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui e’ consentito; quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi