Fa sempre più paura lo spauracchio zona gialla in tutta Italia. Se già diverse regioni sono dovute passare da zona bianca a quella gialla nelle ultime settimane, in Campania la situazione è ancora relativamente tranquilla. Preoccupano, ovviamente, le festività natalizie: durante questo periodo, è molto più facile che il contagio aumenti, sia perché si incontrano parenti ed amici, sia perché col freddo è più facile che il contagio si propaghi. Tornare in zona gialla significherebbe alimentare la possibilità che alcune attività vengano nuovamente bloccate: tra queste troviamo il settore del gioco.
Gioco legale: tanti cambiamenti negli ultimi tempi
Il settore del gioco legale è stato forse quello che è stato maggiormente colpito dalle chiusure dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Basti pensare al fatto che da marzo 2020, hanno potuto vedere pochissimi sprazzi di “libertà” in estate, prima di un riassestamento. In totale si è parlato di oltre diciotto mesi di chiusure, per danni da milioni e milioni di euro, con tanti imprenditori in difficoltà e dipendenti licenziati.
Al contempo, questo ha portato ad una espansione notevole del gioco online: tutt’oggi parliamo di un incremento senza precedenti per numero di utenti e numero di siti di gioco disponibili in rete. Ciò ha determinato un’evoluzione dell’offerta, specie sotto il punto di vista tecnologico: oggi è possibile persino giocare ai casino live, che simulano alla perfezione una struttura in presenza. Oltre a questo, consideriamo anche la possibilità di godere di bonus di benvenuto e di app che permettono di giocare in qualsiasi momento tramite uno smartphone o un tablet.
Tutti questi cambiamenti, però, non hanno modificato la voglia di giocare degli italiani. L’utenza cresciuta in maniera esponenziale nella rete, così come ovviamente i soldi investiti nel gioco, hanno dimostrato come le chiusure abbiano difatti solo impattato sugli imprenditori diretti. Ma perché è così importante che il settore del gioco legale venga tutelato? Vediamo nel dettaglio.
Sale da gioco chiuse: cosa si rischia?
Spesso si tende a pensare a questo settore come superfluo o comunque con un occhio critico. Quello che spesso non si sa, però, è che sia determinante per l’economia del nostro Paese: basti pensare al fatto che rappresenti tutt’ora circa l’1% del PIL nazionale. Questo fa ben comprendere quante attività si basano su questo settore.
Il giro d’affari di oltre 5 miliardi di euro annui, garantisce inoltre nelle casse dello Stato italiano milioni e milioni di euro derivanti dalle tasse. Con eventuali nuove chiusure si rischierebbe di bloccare nuovamente questo ramo dell’economia italiana così importante.
Ma non è tutto. Non è noto ai più che il gioco legale contrasta radicalmente quello illegale. I dati hanno dimostrato come durante i periodi di chiusure siano cresciuti esponenzialmente i reati per crimini legati ad attività di scommesse clandestine: ben 1200 persone sono state arrestate, con una crescita di oltre il 250% rispetto all’anno precedente. La legalizzazione delle attività di scommesse è ormai da diversi anni garantita in Italia e ciò ha permesso proprio di combattere il gioco clandestino, spesso in mano ad organizzazioni criminali.