Incontro alla Rocca dei Rettori tra Cgil e Uil da un lato e Samte dall’altro per discutere del complessivo riordino del ciclo integrato dei rifiuti e la ripartenza del circuito legato agli impianti che languono, per ora, senza speranza di essere messi in condizione di operare. Eppure la Regione Campania ha stanziato fondi per un impianto anaerobico e c’è sempre la questione dell’Ato di cui si attende come Godot un piano industriale che forse non arriverà mai. In tutto questo la sorte di una ventina di lavoratori che percepiscono rimborsi spese quasi mai puntuali ma che negli ultimi tempi, grazie anche ad un alleggerimento di Samte, che dal 2020 è in liquidazione volontaria, sono arrivati nelle loro tasche. Gli impianti. E’ su questo che si gioca il futuro del ciclo dei rifiuti e dell’intero indotto
In attesa del PNRR che potrebbe contribuire a risolvere i problemi; occorrono però riforme e piani di investimento concreti. E in attesa di capire cosa ne sarà di Samte che ora è alleggerita da oneri come sostiene l’Amministratore Unico Agostinelli
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