Mastella chiude le scuole con circa tre giorni di anticipo rispetto al rompete le righe natalizio. Lo anticipa attraverso gli house organ di riferimento e lo fa perchè la recrudescenza del covid, a suo avviso, è in rapida impennata. In via del tutto generale fa bene, se lo ritiene doveroso, ad intraprendere iniziative in tale direzione, se tendono alla salvaguardia della salute pubblica, ed anche a spingere i genitori più incerti a permettere ed autorizzare la vaccinazione dei loro figlioli. L’opposizione però lo aveva messo in guardia dal prendere simili decisioni; proprio nella seduta del Consiglio di ieri Perifano aveva suggerito maggiore prudenza visto che siamo ancora in fascia bianca e certe iniziative potrebbero innescare, in una cittadinanza già provata dalla lunga stagione della pandemia, reazioni allarmate e aumento considerevole di stress. Il sindaco non ha inteso ragioni e ha deciso per le vacanze anticipate. E’ nel suo diritto e nei suoi poteri. Il covid è la maggiore sciagura degli ultimi 50 anni. Esso non è solo una questione sanitaria è soprattutto un disastro economico, sociale, umano che ha sconvolto le vite di noi tutti, di chi ne ha patito la perdita di qualche congiunto, di chi lo ha incontrato e sconfitto, per sua fortuna, e di chi lo vive con la tensione e la paura di non potere più tornare alla normalità perduta. Ecco perchè chi amministra dovrebbe tenere in considerazione tante cose ed evitare di cavalcarlo a fasi alterne. In campagna elettorale abbiamo assistito a scene in profondo contrasto con i crismi di sicurezza. Conferenze stampa iperaffollate, piazze piene, e tanto altro ancora, ma è parso che in quei mesi il covid non facesse poi tanta paura anche se i richiami del sindaco e non solo erano a cadenza puntuale. E allora tornando a noi, se le scuole devono chiudere perchè il rischio è alto così si deve fare per qualsiasi altra circostanza. Pertanto, incanti vari andrebbero messi nel cassetto, così come la passeggiata di questo pomeriggio lungo il corso con tanto di fiaccole ed anche i Consigli comunali, ma proprio tutti, e non solo quelli delle linee programmatiche, con annessi scivoloni regolamentari imprevisti e le commissioni consiliari. Per non parlare delle inaugurazioni di locali che richiamano sempre il politico di turno con grande piacere dei locandieri…e quasi sempre senza mascherine. Insomma se blocco ci deve essere che sia uniforme e in maggiore misura che riguardi tutti. N’est pas…