«Ci sono zone della città di Avellino che rischiano di diventare sempre più terra di nessuno: atti vandalici, aggressioni e furti. In particolare, ci vengono segnalati problemi nell’area di via Morelli e Silvati e più precisamente a via Luigi Imbimbo, dove nel giro di pochi mesi diversi residenti sono stati vittime di “topi da appartamento”. Occorre pertanto un intervento urgente delle forze dell’ordine e delle istituzioni». Ad affermarlo è il segretario nazionale di Acai onlus, associazione di rappresentanza degli inquilini e dei consumatori, l’irpino Giovanni Ardolino.
«Facciamo nostra – ha proseguito il dirigente sindacale – la preoccupazione di tanti cittadini che ormai da tempo constatano un crescente degrado e stato di abbandono del capoluogo irpino, di fronte al quale non sembrano esserci risposte adeguate ed efficaci delle autorità competenti e degli enti territoriali. Non soltanto problemi di decoro urbano e di mancanza di senso civico da parte di taluni, che certamente minano la vivibilità di Avellino, ma anche situazioni inaccettabili di degrado e di recrudescenza criminale, che determinano difficoltà nella gestione dell’ordine pubblico. D’altra parte, gli allarmi sollevati soltanto qualche anno fa, per il riemergere di pericolosi fenomeni, avrebbero dovuto costituire un motivo in più per mettere in campo interventi forti e commisurati ai problemi. Ma così non è stato. Emerge invece un approccio superficiale a tali fenomeni, che rischia persino di anestetizzare la comunità locale. Ma intanto degrado e crimini aumentano. Gli abitanti di alcuni quartieri della città hanno timore a scendere sotto casa o di subire furti nelle proprie abitazioni. E si chiedono cosa facciano le forze di polizia, il Comune e le altre istituzioni. Questo è il caso dei residenti di via Luigi Imbimbo, che hanno visto trasformare la propria zona da luogo tranquillo ad obiettivo di delinquenti e persone poco raccomandabili».
«Ci appelliamo – conclude Ardolino – al questore, ai vertici di tutte le forze dell’ordine, al sindaco di Avellino e al prefetto, perché mettano al centro dell’attenzione la sicurezza urbana del capoluogo ed intervengano senza indugi, ciascuno per le proprie competenze, non solo garantendo maggiori controlli, ma anche azioni di prevenzione dei reati, oltre che progetti in grado di stimolare l convivenza civile, consapevoli che le risposte vanno date su più livelli».