Dopo l’Arco di Traiano detuprato da scritte amorose ma del tutto fuori luogo e fuori topos, ora e’ toccato anche al Campanile della milenaria chiesa di Santa Sofia ricevere un trattamento irriguardoso e sprezante. Sciagurati hanno imbrattato la base del campanile con della vernice rossastra, stando alla resistenza agli agenti atmosferici della macchia che fa brutta mostra di se al cospetto della citta’ e dei turisti. Un ennesimo segnale di disprezzo per i monumenti di una citta’ trimillenaria che confligge con l’intento comune di preservare le vestigia e offrirle a quanti, conoscendole, vogliano gustarne la bellezza. Chiunque sia stato l’autore del gesto avrebbe di che vergognarsi e tuttavia questo sentimento non sembra emergere in questa strana contemporaneita’ per cui e’ molto probabile che lo stesso autore di questa bravata se la goda in sempiterno beandosi di quanto danno abbia arrecato alla propria citta’. Ora occorre affidarsi a qualche telecamera nei paraggi per identifiacre lo scellerato o gli scelleati ma occorre ancora di piu’ intervenire in tempi brevissimi per cancellare questa macchia rossa e restitire dignita’ al campanile della Chiesa di Santa Sofia.