L’Italia celebra la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forza Armate. Un momento per ricordare l’Armistizio di Villa Giusti, 4 novembre 1918, che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Una giornata dove il pensiero va a tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la Patria nello svolgimento del proprio dovere, valore per i tutti i militari. Nonostante la pioggia, in mattinata si è svolta la tradizionale cerimonia che prevede la benedizione della corona e la deposizione della stessa dinanzi al Monumento ai Caduti. Nei due capoluoghi di provincia del Sannio e dell’Irpinia il rito è stato accompagnato da momenti musicali, rispettativamente dal Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento e dal Cimarosa di Avellino. Quest’anno, poi, cade anche il 100esimo anniversario della tumulazione del Milite Ignoto, simbolo di un intero popolo che con coraggio si batte per difendere la propria patria.
Il prefetto di Avellino, Paola Spena, nel suo discorso ha sottolineato come l’appuntamento di oggi abbia riproposto un cerimoniale “tradizionale”, senza le restrizioni dello scorso anno. “Un segnale importante rispetto all’emergenza sanitaria che da circa due anni ha limitato, necessariamente, le libertà di ognuno di noi. Proprio la lotta contro il Covid-19, inoltre, funge da richiamo a quel ritrovato spirito di Unità nazionale, di cui oggi si festeggia, insieme alle Forze Armate, la ricorrenza”. Ad Avellino, cosi come a Benevento, presenti tutti i vertici provinciali istituzionali, politici, militari e delle forze di polizia.
le dichiarazioni nel video che segue