Piano di zona sociale A4, pubblicata la delibera di giunta con la quale Palazzo Santa Lucia commissaria l’ambito che ha come capofila dell’azienda consortile il Comune di Avellino. Il via libera definitivo al provvedimento è stata la ricezione della comunicazione con la quale il ragioniere capo di Palazzo di città ha dichiarato di non avere avuto da nessuna competenza nel nuovo soggetto giuridico mai partito. Del resto, come recita la legge regionale, “La Regione esercita il potere sostitutivo nei confronti degli enti locali in presenza di accertata e persistente inattività nell’esercizio delle funzioni conferite, con grave pregiudizio per la garanzia dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti sociali. L’esercizio del potere sostitutivo riguarda gli enti locali che non adempiono alle disposizioni degli articoli 10, 21 e 52 bis e gli enti locali che non assicurano, come responsabili preposti alla gestione dei servizi la realizzazione degli interventi e la erogazione dei servizi programmati nel piano di zona e dei servizi che costituiscono i livelli essenziali delle prestazioni sociali, nonché gli enti locali che non assicurano, il rispetto della carta dei servizi da parte dei soggetti erogatori”. E così è stato. Rilevati gli inadempimenti sollevati con più note inviate al Comune di Avellino, già dallo scorso 21 luglio, “La Giunta regionale, constatata l’inottemperanza e assegnato un termine per provvedere, superiore a trenta giorni… con provvedimento del presidente interviene, sentiti gli enti locali inadempienti, in via sostitutiva anche attraverso la nomina di un commissario ad acta”. Ora si attendono solo i nomi dei commissari che, in realtà, dovrebbero essere tre: uno con un profilo di coordinatore e due tecnici.
