La parola più gettonata è speranza. Di un ritorno alla normalità, di proseguire l’intero anno scolastico in presenza. Dai dirigenti agli studenti ma anche genitori e docenti: il coro è unanime nel primo giorno di scuola. Dopo l’anteprima di lunedì, oggi la campanella è suonata per oltre 30.000 studenti sanniti. I più piccoli vengono accompagnati dai genitori, chi arriva nel capoluogo dalla provincia si affida agli autobus. Fari puntati infatti sul piano trasporti, ma sotto osservazione anche il traffico cittadino, non sono mancate file e ingorghi nei punti più critici, e gli assembramenti davanti alle scuole. Criticità che vedono in prima linea la Polizia Municipale presente già dalle 7 con presidi fissi in diversi zone dove si prevede maggiore afflusso. Dopo un anno altalenante con la Dad principale protagonista, quest’anno il rientro in classe – senza limitazioni – prevede l’obbligo di green pass per chiunque accede negli istituti, ad eccezione degli alunni. Ma per quest’ultimi la campagna vaccinale sembra aver raggiunto risultati buoni: nella fascia 12-19 anni infatti nel Sannio ha ricevuto almeno la prima dose il 77% della popolazione.
Green pass e vaccinazioni. La scuola riparte da qui ma negli istituti restano attive tutte le misure anti contagio: percorsi differenziati, misurazione della temperature all’ingresso, igienizzanti e distanziamento. Un aspetto importante riguarda anche il ricambio d’aria e sono sempre più le scuole che stanno destinando fondi per l’acquisto di aeratori, cosi come ci spiega Michele Ruscello dirigente dell’Istituto Comprensivo Sant’Angelo a Sasso.
L’obiettivo dichiarato dal governo è quello di non tornare in didattica a distanza. Cosa succederà se ci sarà un positivo all’interno della classe? Cosa accadrà con gli studenti e il personale scolastico vaccinato? Il protocollo prevede una quarantena per le persone vaccinate di 7 giorni, 10 giorni per le persone non vaccinate