L’Italia ormai si muove solo con il Green Pass, una soluzione per il controllo del Covid che risulta essere efficace a livello sociale anche se è stato ed è ancora oggetto di numerose polemiche. La situazione attuale vede l’ottenimento del certificato verde mediante la vaccinazione, oppure la guarigione dal virus, o altrimenti attraverso il risultato negativo di un tampone nasofaringeo 48 ore prima di un evento o una circostanza che ne richiede l’utilizzo.
La novità che ormai dilaga nelle ultime ore, è la possibilità di ottenere il Green Pass anche dopo aver effettuato un test salivare molecolare con risultato negativo. Lo prevede un emendamento al decreto sul certificato verde, approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera, ma si è ancora in attesa del via libera definitivo,che potrebbe arrivare già per la fine del mese.Semplice e per nulla invasivo,il tampone salivare si presta a situazioni in cui è necessario fare uno screening di massa che richiede una certa rapidità, come all’ingresso delle scuole. Il tampone può essere acquistato ed eseguito tranquillamente in casa, ma per ottenere il certificato verde è necessario effettuare il test in un centro accreditato che ne attesterà la validità. Il Prof. Pasquale Vito, Genetista, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, ci ha spiegato il funzionamento e la validità del tampone salivare.